9 Agosto 2015, giorno da bollino nero (e non sulle strade)

Contrammiraglio
stinger (autore)
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Sinceramente ero un po’… perplesso a raccontare la mia disavventura, sapendo che non lesinerete nei commenti salaci (ma sinceramente me li merito tutti). In tanti anni non mi era mai capitato di fare una cavolata del genere (anzi due); poi ho pensato “se è successo vuol dire che Murphy esiste per davvero”, per cui raccontando la mia disavventura potrei essere d’aiuto per evitare che in un momento di distrazione qualcuno mi imiti. Ecco il racconto, scusate, ma sarò un po’ lungo:
Posso dire che in un certo senso sia stato tutto favorito da una situazione un po’ anomala verificatasi il giorno precedente, ossia sabato 8 Agosto. Dopo aver percorso più di 100 miglia dall’inizio della vacanza in Croazia, dopo aver fatto il pieno a Krk, ci fermiamo in un’insenatura tra Punat e Stara Baska. C’è un po’ di vento che mi muove in tutte le direzioni e dove ho calato l’ancora non va bene. Metto in moto per spostarmi ed il motore non parte. Gulp, è la prima volta che mi capita. Attendo qualche secondo, riprovo e il motore riparte regolarmente. Durante la stessa mattinata mi sposto in altre insenature e per un altro paio di volte il motore mi fa lo stesso scherzo.
Nel pomeriggio raggiungiamo l’isola di Rab e ci ormeggiamo nell’insenatura di Sv Kristofor dove approfitto del mare calmissimo per dare una pulitina alle candele, tutto sommato nemmeno sporche. In ogni caso, dal punto di vista candele posso stare tranquillo che ne ho un set nuovo di scorta. Un piccolo tarlo nel cervello però non mi lascia del tutto sereno. Eravamo ormeggiati tranquilli e pensavamo di pernottare lì come siamo soliti fare se ci troviamo da quelle parti. Conosco bene la conformazione della baia e anche del fondale e lo giudico un buon posto per il pernottamento in rada. Ad un certo punto il cielo si è un po’ rannuvolato e in lontananza sono iniziati ad arrivare rumori di tuono. Improvvisamente c’è stato un fuggi fuggi generale di tutte le barche ormeggiate, grandi e piccole, e in un batter d’occhio ci siamo ritrovati completamente soli. “Vuoi vedere che ci è sfuggito qualcosa” ho pensato, e, col tarlo del motore che avrebbe potuto farmi un brutto scherzo, magari in un momento critico qualora avessimo dovuto muoverci successivamente a causa di un ipotetico maltempo, abbiamo deciso di muoverci prima che fosse troppo tardi verso la cittadina di Rab dove al limite ci saremmo ormeggiati in porto.
Nel golfo di Sant’Eufemia, a sinistra dell’imboccatura del porto, abbiamo ritrovato tutti coloro che poco prima erano all’ancora vicino noi, per cui, considerando che il rischio di temporale si era ulteriormente allontanato, abbiamo deciso di rimanere anche noi lì. A dir la verità il posto non mi piaceva poi tantissimo, un po’ troppo profondo, per di più con acqua non molto limpida, ma ormai si era fatto tardi per tornare a Sv Kristofor e poi avremmo pure corso il rischio di ritrovarci nuovamente completamente soli, cosa che non mi alletta particolarmente nel pernottamento in rada. La serata e la notte trascorrono tranquille, senza un filo di vento e il mattino ci svegliamo sereni in questa baia dove in tanti anni non avevamo mai ancorato in quanto non l’avevo mai giudicata pienamente adatta alle nostre caratteristiche, ma più appropriata ad imbarcazioni di maggiori dimensioni.
Dopo aver fatto colazione, esserci lavati, vestiti, aver smontato la tenda, abbiamo deciso di fare un salto in paese per fare un rabbocco di benzina, di acqua e fare qualche compera. Mi preparo a partire, metto in moto, accendo gli strumenti, imposto il waypoint dell’imboccatura del porto giusto per verificare come faccio sempre il corretto funzionamento e accuratezza del GPS, installo la Go Pro sul supporto che mi sono costruito sul tientibene della consolle, la metto in stand by confidando di filmare poi l’ingresso in porto e inserisco la marcia. Sono circondato da barche a vela, quindi mi muovo al minimo fino a quando non mi trovo in acque completamente libere. Qui do motore ed entro in planata. Trascorrono alcuni secondi ed il motore fa un improvviso e brevissimo singhiozzo per poi riprendere il suo regolare funzionamento. A questo punto inizia un fitto dialogo con mia moglie:
“Cos’è stato?” mi chiede.
“Non ne ho idea” rispondo temendo che si ripetano i problemi del giorno precedente.
“Non è che ieri ci hanno dato benzina annacquata?”
“Ho il filtro separatore, dovrebbe bloccare un’eventuale presenza di acqua. Comunque ho anche un filtro di riserva caso mai servisse”.
Dopo qualche decina di metri mia moglie se ne esce con:
“L’ancora, non hai levato l’ancora!”
Azz, avete proprio capito bene, sono partito dimenticando di levare l’ancora e se non se ne fosse ricordata lei chissà per quanto ancora non me ne sarei accorto! Mi fermo, guardo l’eco, siamo ad una quindicina di metri di profondità, l’acqua è torbida, lo strappo è avvenuto qualche centinaio di metri prima. Non ci sono speranze di individuarla e recuperarla. Mi fermo, spengo e alzo il motore, l’elica è OK, parastrappi pure, nessun danno. La cima naturalmente è strappata, fortunatamente uso una catena pesante, ma più corta della lunghezza dello scafo altrimenti non sarebbe finita di certo così. Non so se sono più incavolato per la distrazione o per la perdita, in ogni caso proseguiamo ed entriamo in porto. Dopo i rifornimenti e la spesa, decidiamo di raggiungere le spiagge a nord di Lopar dove trascorrere la giornata. Approfitto ancora per qualche ripresa. Un bel momento, al traverso di Lopar, improvvisamente un qualcosa mi passa davanti come una saetta. La sorpresa dura un attimo, mi rendo subito conto che malgrado il mare calmo l’attacco a “forchetta” non ha tenuto e la Go Pro non è più al suo posto. Ecco cos’era l’oggetto che mi è volato davanti finendo in acqua. Profondità 42 metri… non c’è nemmeno la speranza che qualche sub un giorno la recuperi. Pensare che normalmente metto quasi sempre la sicura per impedire sganci accidentali, una delle pochissime volte che non la mettevo…
Conclusioni: il primo evento non me lo spiego ancora adesso. Una dimenticanza del genere non pensavo fosse possibile. Sicuramente è stato favorito dal luogo, acqua profonda e torbida, mancanza totale di qualsiasi alito di vento che mi ha fatto tralasciare di verificare la posizione dell’ancora al mattino. Ma proprio non pensarci nemmeno…
Il secondo evento lo imputo all’incavolatura per il primo. Con altre cose per la testa ho perso un po’ di lucidità e non ho preso le giuste misure precauzionali. A questo punto la sfiga ha subito colpito in modo puntuale ed implacabile.
Fortunatamente il resto della vacanza trascorre senza altri inconvenienti, il motore non ha più dato la minima noia, però, in una sola mattinata…
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Ammiraglio di squadra
andimar
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- 2/11
Dimenticare di tirar su l'ancora potrebbe capitare ma partire addirittura in planata è un bel primato. Ma ci si consola sempre allo stesso modo: importante è che non si sia fatto male nessuno e poteva andare peggio!
ASSO 62 + MERCURY efi 150 cv - vhf COBRA HH475, HH500, F77 Gps, HH600 - chartplotter SIMRAD GO7 con NAVIONICS Platinum plus
Ammiraglio di squadra
Yatar1963
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- 3/11
Vista così potrebbe sembrare un'avventura da Nerd
Ma sfido chiunque quando è preoccupato per qualcosa a bordo (come nel tuo caso per il motore) a non fare qualche banale cavolata

Il pensiero (e, ammettiamolo, pure l'ansia) va al problema che ci preoccupa e tutto il resto passa in secondo piano, anche le cose più banali.
Credo che tra tutti troppe ne avremmo da raccontare!

Anni fa un ormeggio male attrezzato da terzi (cime nell'elica, rischio di spaccarla con la catenaria, ecc) mi procurava ansia ad ogni uscita e rientro, fino quasi a farmi allontanare dall'uso dell barca.
Dopo un po di uscitre così, studia che ti studia, elaborai un metodo per ormeggiare riducendo al minimo il pericolo.
Uscii da solo e rientrando provai la mia nuova manovra!
Perfetta! WOW! Contento come un bambino, salto a prua e vado a prendere le cime che invece ... si allontanano da me!

Rilassato per la manovra riuscita, non avevo messo a folle!
Con la retro inserita la 4 pale mi stava portando passo passo sulle barche e gli ormeggi del pontile di fronte
Varie peripezie tra il comico ed il funambolico che non sto a raccontare (ma, in sintesi saltai sulla barca di fronte e poi risaltai sulla mia in moto e abbandonata Embarassed ) e riuscii a finalmente riormeggiare, ripetendo la complessa manovra

Ma ancora oggi, che non ho più il problema dell'ormeggio, uso quella manovra
Alla fine inevitabilmente l'occhio mi cade sulla barca dell'altro pontile su cui saltai a bordo Sbellica Sbellica

L'ancora e la gopro persa ti saranno utile memoria
Peccato per i bei ricordi che conteneva
Ci vediamo quando ci vediamo..
Cit. Danny Ocean
Capitano di Fregata
Davidepieve
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- 4/11
caspita!
in una mattinata hai fatto strike!!!

come hanno detto gli altri l'importante è che nessuno si sia fatto male e quando un problema affligge la mente non siamo completamente lucidi. a me un giorno il motore non mi teneva il minimo e dovevo ormeggiare in porto con mio suocero che non sapeva come fare l'ormeggio...
ero quasi nel panico poi sai cosa feci? tirai fuori i remi e andammo con quelli al posto barca...

dai sù, l'ancora si ricompra subito, la gopro magari il prossimo mese... Wink
Zar 47 Suzuki 90 4T carrello cresci RRB13A
Ammiraglio di divisione
red1
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- 5/11
stinger ha scritto:

Fortunatamente il resto della vacanza trascorre senza altri inconvenienti, il motore non ha più dato la minima noia, però, in una sola mattinata…


Penso che la conclusione del tuo post sia la cosa più importante e inoltre ritengo che una dimenticanza può capitare a chiunque di noi.
Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo sanno ascoltare.
Giovanni Verga, I Malavoglia
Contrammiraglio
stinger (autore)
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- 6/11
@ andimar
Per farti capire come ho fatto ad andare in planata senza accorgermene, ti spiego che, contrariamente da come fanno quasi tutti, assicuro la cima dell'ancora ad uno spezzone legato al golfare di prua. In tal modo la trazione viene effettuata notevolmente più in basso, poco sopra la linea di galleggiamento con una migliore tenuta e senza causare sforzi sulla bitta del musone. A quest'ultima è assicurata la cima per sicurezza, ma in modo lasco. In questo modo appena partito non ho avuto modo di vedere alcuna trazione sulla bitta del musone.
Essendo poi il fondale a scendere, dopo qualche centinaio di metri probabilmente l'ancora non toccava più il fondo, anche se il dubbio che avesse preso nella catena di un'altra barca ancorata mi è anche venuto. Proprio nel momento in cui ho dato gas, la cima si è tesa finendo per essere tagliata dall'elica.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Sottotenente di Vascello
enry.g
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- 7/11
Mi ricordo di un fatto simile andato di lusso ma che poteva finire male.
ore 12,30 ci fermiamo in 4 gommoni in una baietta isolata in Croazia per mangiare qualcosa.
uno dei 4 gommoni cala l'ancora a prua e poi dando 50 mt. di cima cala una seconda ancora a ombrello da 2,5 kg. a poppa per poi recuperare una ventina di metri in quella a prua.
cosi facendo stiamo più fermi e gli altri 3 gommoni, compreso il mio, caliamo le nostre e ci andiamo a legare uno a fianco all'altro.
Tutto bene, mangiamo tranquilli e dopo un bagnetto si fa ora di rientrare.
Su le ancore e si parte.
prima i 2 laterali, poi io, e per ultimo il "fenomeno"
dopo 50 mt. sento un gran urlo e suono di tromba, mi giro e ...... mi sono visto passare a 1 mt. dalla testa l'ancora a ombrello che s'era dimenticato di togliere.
una fucilata che ha fatto un tonfo in acqua da paura. Pura fortuna, visto che eravamo ancora in gruppo stretto.
L'ancora, solo con corda, improvvisamente ha fatto presa e la corda da elastico, facendola uscire dall'acqua come un proiettile.
Dico la verità, mi sono ca**to sotto e se ne è parlato per il resto della vacanza.
Il mare è come la matematica....un opppinione
Contrammiraglio
stinger (autore)
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- 8/11
Enry, non pensavo che le cime potessero fare da elastico in quel modo!
Una volta avevo usato una cima per trainare un'auto, ma non aveva fatto l'elastico. Caspita, sono senza parole.
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
Tenente di Vascello
Quickie
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- 9/11
Una vissuta indiretramente l anno scorso all Elba.....un po di mare al relitto di Pomonte....una famiglia su un gommone tutti a guardare l ancora con verricello elettrico nell intento di farla girare per entrare nel suo alloggiamento e nessuno a guardare lo scoglio dietro a loro che si avvicinava pericolosamente. ...risultato il piede del suzuki 200 alloggiato a poppa troncato via...elica a picco con l albero ( all ultimo secondo il comandante ha ingranato la marcia per allontanarsi con noi che dalla nostra barca gli vociavamo avvertendolo del pericolo ) un gran puzzo d olio....e noi che lo abbiamo tirato via dallo scoglio con una cima......
Sessa Mambo 420+evinrude 25cv 500 ; Elan 495 family+yamaha top 700 ; Sessa Oyster 18+mercury 40/60 efi orion e succ Honda Bf90 ; Quicksilver 635 wa commander+Verado 150 Ellebi 15 qli
Capitano di Corvetta
Andy
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- 10/11
Per tutti i tipi di gopro esistono delle spugne galleggianti adesive che impediscono l'affondamento....

https://it.shop.gopro.com/EMEA/accessories/floaty-backdoor/AFLTY-003.html#/start=1

io lo uso sempre in presenza di acqua e spesso anche il cordino di sicurezza.

questo per la prossima volta
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