Uso gommone con VHF da più persone [pag. 7]

Sottocapo
nycols_f
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La mia risposta all'autore del topic è la seguente:

Tuo fratello anche se sprovvisto di certificato RTF può usare tranquillamente e senza paure il natante con VHF installato. Tutto ciò a patto che sui documenti del natante sia presente la LICENZA del vhf. Tutto ciò che tuo fratello deve fare è non utilizzarlo!!! vale a dire tenerlo spento.
Il fatto di smontarlo e tutto quello che si dice riguardo alle miglia, non miglia sono tutte affermazioni miste a scarsa conoscenza che ingenerano confusioni e inutili allarmismi.
Poi c'è un post che cita le stazioni radio navali..........!!!!!!!!!!! che fanno capo a tutt'altra normativa e non sono attinenti a questo argomento.
Per i NATANTI da diporto la situazione è chiarissima ed è questa:

-) natante se ha vhf installato o portatile ------------------------> Licenza del vhf a bordo

-) SOGGETTO UTILIZZATORE DEL natante DI CUI SOPRA-------> Nessun certificato RTF a proprio nome a patto che non usa il vhf

-) SOGGETTO "x" CHE VA A BORDO DI ALTRE UNITA'--------------> Può utilizzare la radio di bordo solo se lui stesso in possesso di RTF

Spero di aver fugato ogni dubbio, la norma è chiara ma i forum spesso no. Ciao
Sottotenente di Vascello
Ziobruno
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Ho difficoltà a credere, che la legge obblighi ad avere a bordo il VHF, per una navigazione oltre le 6 miglia e non preveda l'obbligo, che ci sia a bordo un membro dell'equipaggio, che abbia il certificato, che abiliti all'uso dello stesso VHF.
Da una parte si pretende che ci sia il VHF? e dall'altra ci si accontenti che sia spento?

Lungi da me la volontà di ingenerare polemiche, ma la logica (se esiste ancora) mi porta a sostenere nuovamente, che il fratello senza certificato può navigare tranquillamente, purché non superi le 6 miglia.

Poi vista la cervellotica della burocrazia, tutto diventa possibile.....
Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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Mi hanno appena risposto dall'Ispettorato (che come sempre, nella mia esperienza, son sempre stati estremamente disponibili):

Citazione:

Egr. Sig. TheGiangi
una volta rilasciata la licenza, anche nel caso venga
a fare un giro in barca una terza persona (in possesso di
certificato Limitato di radiotelefonista) potrà utilizzare
anche lui, in caso di necessità, l'apparato radio installato
a bordo.

Cordiali saluti

ISPETTORATO TERRITORIALE LAZIO
Ufficio relazioni con il Pubblico
sito web:www.mincomisplazio.it


Quindi, mi sembra che ci si può focalizzare su un paio di punti:

1) chiunque debba utilizzare l'apparato radio a bordo deve per forza avere il certificato RTF.
2) sulla licenza vengono trascritti gli operatori indicati nella domanda (al 99% solo il proprietario, vista la nostra esperienza), ma per l'uso vedi il punto 1)

Smile

G
Seguite l'onda, belli!

Arrivederci a NAVIGHIAMO INSIEME 2021
Ammiraglio di squadra
Gulliver
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E mi sembra che adesso la questione è chiusa.
Capitano di Fregata
Surge
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Si infatti è chiaro anche se allora sulla domanda di licenza ha poco senso specificar eun altro utilizzatore oltre il proprietario se tanto poi chiunque a bordo con certificato RTF puo', giustamente, utilizzarla in caso d'emergenza.
Clubman 24 & Verado 200
Ammiraglio di divisione
TheGiangi
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@Gulliver: io direi chiarita Wink

@Surge: purtroppo è la normativa in se che è un casino. Il motivo me lo ha spiegato tempo fa il direttore stesso dell'Ispettorato col quale andammo a parlare io ed uno degli addetti alla ricezione ed elaborazione delle domande per chiarire vari aspetti della normativa che spesso si contraddceva (cercando indietro trovi il topic nel quale se ne parlò).
A suo tempo la confusione era sull'uso del VHF solo per "salvaguardia della sicurezza in mare" e la necessità dell'abbonamento per parlare liberamente si o ppure no.

Anche in questo nostro caso appare evidente la natura ormai grottescamente anacronistica della normativa rispetto al mondo della nautica ed alla tecnologia utilizzata.

G
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Ammiraglio di squadra
Gulliver
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TheGiangi ha scritto:
@Gulliver: io direi chiarita Wink

@Surge: purtroppo è la normativa in se che è un casino. Il motivo me lo ha spiegato tempo fa il direttore stesso dell'Ispettorato col quale andammo a parlare io ed uno degli addetti alla ricezione ed elaborazione delle domande per chiarire vari aspetti della normativa che spesso si contraddceva (cercando indietro trovi il topic nel quale se ne parlò).
A suo tempo la confusione era sull'uso del VHF solo per "salvaguardia della sicurezza in mare" e la necessità dell'abbonamento per parlare liberamente si o ppure no.

Anche in questo nostro caso appare evidente la natura ormai grottescamente anacronistica della normativa rispetto al mondo della nautica ed alla tecnologia utilizzata.

G


Sono perfettamente d'accordo con te, la legislazione è ridicola.

Sono purtroppo abituato a muovermi tra le norme e per questo per me era chiaro che l'unica interpretazione possibile era quella poi data dall'ispettorato di Roma, di certo per 'l'utente comune' è un labirinto.

Da sempre il potere, in senso lato, si è preservato vivendo dell'ignoranza dei governati, e ancora oggi ne abusa, per fortuna ci sono ancora funzionari sensibili che cercano di aiutare. Tra questi sicuramente gli addetti della direzione di Roma del ministero delle comunicazioni, che come ho già scritto in altro post, sono disponibilissimi ed efficienti.

Pensa che bello se potessero anche applicare leggi intelligenti.
Sottocapo
nycols_f
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SIAMO PUR SEMPRE IN ITALIA CARI AMICI! @zio bruno: sembra strano vero? purtroppo è proprio così.

CIAO A TUTTI
Sailornet