Eurovinil RH45:restauro definitivo

Capitano di Fregata
luca74 (autore)
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Salve a tutti apro questo post per documentare il restauro del mio gommone eurovinil RH45.
visto che non ci sono altri post in merito,avendo anche staccato i tubolari dallo scafo in VTR,spero che la mia esperienza possa essere d'aiuto a chi ha un gommone simile ma non sa come procedere.
preciso che avevo già restaurato parzialmente il mezzo lo scorso anno ma avevo semplicemente fatto il minimo indispensabile per navigare dignitosamente senza addentrarmi in dispendiose(sia a livello di tempo che in termini monetari) operazioni ed anche quest'anno sinceramente l'idea era quella di dare una semplice rinfrescata veloce ma dopo che mi sono messo a lavorare ho pensato che fosse meglio fare una cosa definitiva una volta per tutte...
allora iniziamo con qualche foto:
inizio lavori carteggiatura quando ancora pensavo di dare solo una rinfrescata allo scafo...
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la mia intenzione era quella di utilizzare la vernice poliuretanica quindi ho proceduto ad incartare tutto e a dare due mani di fondo apposito...
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poi il "lampo di genio" si fa così per dire.... e patatrac che in 5 minuti mi sono invischiato con le mie stesse mani in un'altro lavoraccio Sbellica Sbellica
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Capitano di Fregata
luca74 (autore)
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la carena in VTR di molti dei gommoni eurovinil ha la particolarità di essere soltanto "imbullonata" ai tubolari e non incollata pertanto,anche se si tratta di gommoni in PVC,vengono scongiurati i problemi di scollamento(specie nelle regioni intorno allo specchio di poppa che sono più sollecitate)proprie di altri gommoni con tubolari di questo materiale.
la struttura dei tubolari è "assicurata" allo scafo di VTR mediante delle viti di acciaio con testa "a croce" che sono serrate dalla parte opposta da un "bottone" con testa tonda al centro della quale vi è un foro per una chiave a brugola.
quest'ultimo,dalla parte interna,ha una parte fatta a cannuccia filettata che si inserisce nella VTR e si avvita sulla vite di acciaio fino quasi al limite della filettatura della stessa...
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tra la carena e il tubolare c'è una guarnizione di neoprene al fine di scongiurare possibili infiltrazioni d'acqua,mentre per imprimere una pressione più uniforme possibile sul tubolare verso la carena sono presenti delle stecche di alluminio.
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la prima cosa da fare per staccare i tubolari è pertanto togliere tutte le viti e le stecche che uniscono le due parti,avendo l'accortezza però di numerare le stecche di alluminio in quanto le curvature che probabilmente hanno assunto sia durante il primo posizionamento in fabbrica che nel tempo,non le rendono perfettamente intercambiabili tra un lato all'altro.
p.s.
non ho incontrato particolari problemi nello svitare le viti sebbene l'RH fosse stato utilizzato principalmente al mare dal precedente proprietario,però occorre avere delle accortezze:ossia 1)sgonfiare un pochino i tubolari (ma senza esagerare)per rendere più agevole il passaggio delle mani all'interno del battello specie sulla prua e in concomitanza del gavone centrale e del sedile di guida e 2)sono necessarie due persone,una all'interno del mezzo ed una all'esterno.
per evitare di far danni (rovinare le viti)consiglio di far utilizzare sempre attrezzi che "calzino a pennello" ossia che non siano consumati e in linea di massima far svitare la persona con la brugola all'interno del gommone mente quello all'esterno col cacciavite tiene solamente ferma la vite(almeno finchè non si allentano).
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luca74 (autore)
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una volta staccati i tubolari mi sono concentrato sullo scafo carteggiando e stuccando tutti i buchetti e le imperfezioni che ho trovato.
purtroppo il precedente proprietario aveva verniciato in malomodo l'interno con una vernice non apposita facendomi fare non poco lavoro aggiuntivo per ripulire il tutto....
fortunatamente quando si fanno lavori impegnativi ci sono sempre dei matti come noi che ci aiutano(ringrazio il mio amico Michele)! Felice
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quindi come per la chiglia ho passato anche quì due mani di fondo isolante...
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luca74 (autore)
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per la verniciatura della chiglia sono partito dalla parte esterna...
ho proceduto a carteggiare il fondo con carta da 400 ed acqua,poi ho ripassato con scotch brite infine sgrassando prima con diluente nitro e poi con antisilicone prima della pittura a spruzzo con poliuretanica bicomponente.
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e poi sotto con la verniciatura...
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luca74 (autore)
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ora è la volta della verniciatura della parte interna.
per quanto ruiguarda lo smalto utilizzato vorrei dire che non si tratta dela solita poliuretanica ma di uno smalto impermeabilizzante epossidico utilizzato nell'industria alimentare.
questo è dovuto al fatto che un amico dal quale spesso acquisto prodotti di vernici e diluenti mi ha chiesto di fare da cavia..e un po' titubante ho accettato.
il risultato è stato buono.
mi spiego meglio:la parte verniciata non ha una superficie lucidissima e brillante come la poliuretanica ma è un semilucido ed è durissima.
il colore è più chiaro del blu dell'esterno della chiglia,ho acquistato lo smalto bianco e poi il colorante blu ed ho ottenuto un celestino chiaro molto gradevole anche in accoppiamento col grigio dei tubolari. Felice
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una volta pronta la chiglia sono passato alla consolle:
pur non essendo in condizioni pessime era ridotta ad un po'come una groviera,quindi ho brasato un po' con la levigatrice roto-orbitale per poterla "rattoppare",stuccare e quindi verniciarla di nuovo...
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una volta verniciata nuovamente,ho rimesso al loro posto tutti gli elementi che avevo messo lo scorso anno sopra,aggiungendo una presa accendisigari,un contagiri per il nuovo motore ed un voltmetro(che reputo un oggetto molto utile).
la placca degli interruttori è autocostruita:ho utilizzato del plexiglass da 3mm che ho tagliato,forato con una fresa conica per gli interruttori ed i led e quindi verniciato sul lato posteriore con vernice nera acrilica.
il risultato è molto gradevole e funzionale.
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il voltmetro acquistato online...
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ecco in fase di montaggio...
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il tientibene è stato costruito con l'aiuto di un amico che lavora l'acciaio mentre il "parabrezza" è in plexiglass da 3mm tagliato con il "frullino",piegato con phon da carrozziere e scurito al centro con pellicola adesiva di tipo per auto(tutta roba avanzata dai lavori della gobbi Felice )...
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ora inizia la fase di riassemblaggio di chiglia e tubolari...
inizio con il togliere tutti i residui della guarnizione di neoprene dai tubolari con una lama da traglierino e poi per eliminare i residui di adesivo ho utilizzato uno straccio bagnato con un po' di benzina (il PVC non viene intaccato dalla benzina)...
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successivamente ho eliminato una riparazione precaria fatta precedentemente su un taglio,ripulito il tutto e rifatto di nuovo l'intervento.
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ho applicato una prima toppa di PVC con collante specifico adegrip PVC e messo a pressione don un quadrello di legno a ricalcare la forma della regione interessata.
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successivamente ho preparato le toppe per la parte esterna e con la stessa procedura ho proceduto alla riparazione
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messo i morsetti per tenere a pressione tutto l'ambaradan...
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mi scuso per la realizzazione della struttura di tenuta in pressione che è ... molto artistica! Sbellica Sbellica Sbellica
ecco comunque la riparazione portata a temine:
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sui bordi delle toppe sebbene saldate perfettamente ho voluto mettere dello speciale mastice della 3m(utilizzato anche per fissare i vetri delle auto)affinchè si scongiurasse il possibile sollevamento con l'attrito sull'acqua.
questo mastice ha una tenacità incredibile e rimane gommoso.
Contrammiraglio
oreste
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buona sera, dico solo che stai facendo un lavoro molto interessante e accurato nei minimi dettagli, da parte mia questo karma è più che meritato, ancora complimenti!!
in mare non ci sono osterie..
Capitano di Fregata
luca74 (autore)
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- Ultima modifica di luca74 il 11/06/12 23:17, modificato 3 volte in totale
fatta la riparazione più importante sono andato a rivedere le altre imperfezioni sui tubolari e quindi sono andato a rimetterli al loro posto sulla chiglia dopo una buona pulita col "galletto".
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ora viene il bello...perchè uno sarebbe portato a pensare:beh li ho tolti da li quindi dovrebbero tornare al loro posto..
nulla di più sbagliato!
questa operazione non è affatto semplice:vuoi perchè dopo un periodo che sono stati staccati dalla chiglia abbiano "viziato" un po' nella forma vuoi perchè non si tratta di cose maneggevoli,e che per metterli si deve trovare il giusto compromesso di gonfiaggio,non è stato certo uno scherzo.
se si è sufficientemente esperti e si sa come procedere forse si può fare anche in due ma è meglio in 3 persone...
all'inizio ho proceduto a mettere una guarnizione in neoprene sulla bordatura della chiglia anzichè sui tubolari perchè mi è sembrato più semplice per il lavoro successivo.
tale guarnizione del tipo adesivo da un lato è un po' più fine di quella originale perchè in quella misura non sono riuscito a reperirla.
prima di montare le stecche di alluminio ho messo anche su queste nella parte a contatto con la gomma la stessa guarnizione in neoprene menzionata precedentemente.
come prima cosa ora abbiamo appoggiato i tubolari sullo scafo e partendo dalla prua abbiamo proceduto al fissaggio degli stessi prima da una parte e poi dall'altra.
una raccomandazione:conviene fissare a poppa i tubolari mediante le due grosse viti a legno in cima allo specchio di poppa per evitare che si stacchino cadendo a terra mentre lavorate vanificando tutti gli sforzi fatti per "centrare" e sovrapporre i fori della stricia in alluminio,del tubolare con quelli della chiglia...
per essere sicuro della perfetta tenuta mi sono munito di una pistola con cartuccia di silicone ed ho proceduto a mettere una buona dose di sigillante tra la guarnizione in neoprene e il tubolare via via lungo il percorso.
quando serrate gli accoppiamenti non dovete preoccuparvi se il silicone in eccesso fuoriesce dalla zona di giunzione,lo staccherete una volta asciutto con l'aiuto di una lama da taglierino,altrimenti rischiate di "impiastrare"(passatemi il temine perchè rende alla perfezione) tutto facendo un macello...
come ho detto in precedenza quando smontate le stecche di alluminio numeratele per rintracciarne poi la posizione in fase di rimontaggio perchè tra un lato e l'altro(almeno sul mio gommone) NON sono perfettamente intercambiabili(specie le due a prua).
ah prima mi sono dimenticato di dirlo:la stecca centrale a prua ha anche un verso,quindi quando la smontate segnatelo con una freccia fatta con un pennarello indelebile magari nella parte posteriore a contatto col tubolare....
quando si mettono le viti occorre avere l'accortezza di inserirle nel foro ma senza farle arrivare fino in fondo,mettere il "bottone" a brugola con la cannuccia filettata nella sua sede e quindi avvitare la vite per far presa su quest'ultimo.
bisogna fare attenzione a non far prendere storta la filettatura(cosa piuttosto semplice),quindi se si sente una eccessiva resistenza al serraggio,occorre svitare e ripetere l'operazione.
per serrare è sempre meglio farlo dalla parte della chiave a brugola tenendo ferma la vite altrimenti la sua "croce" potrebbe rovinarsi con facilità.
siccome il "bottone" a brugola rappresenta una sorta di "fondo corsa potrebbe succedere che anche se serrate le due unità,queste non riescano a stringere sufficientemente le stecche pertanto occorre interporre delle rondelle(in origine ve ne era una ma possono servirne di più) tra il bottone e la carena.
nel mio caso in alcuni punti sono servite 3 rondelle in quanto lo spessore della guarnizione in neoprene che ho utilizzato era inferiore a quella originale ed occorreva in tal modo bilanciare la corsa della filettatura.
dopo mille e mille imprecazioni con l'aiuto di mio padre sono riuscito a rimettere i tubolari al loro posto e vado avanti con il lavoro...
Capitano di Fregata
luca74 (autore)
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- Ultima modifica di luca74 il 10/06/12 21:26, modificato 1 volta in totale
a questo punto parliamo del motore:
ho voluto togliere il buon vecchio evinrude 521 xp per passare ad un propulsore più moderno e siccome mi si è presentata una buona occasione ho acquistato un mercury 25cv 4 tempi del 2001 ben consapevole di perdere un po' della vivacità del 2 tempi che sbloccato da diversi cavalli in più.
unica cosa è che il mercury è un propulsore a gambo lungo e lo specchio di poppa dell'eurovinil è per motori a gambo corto...
a questo punto occorreva fare un adattamento allo specchio per poter montarlo.
prese un po' di misure,ho fatto un riporto in compensato marino sopra lo specchio di poppa originale riproducendo l'innalzamento necessario per un motore a gambo lungo...
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le 3 parti sono state unite con colla vinilica da falegname e viti.
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le sedi delle viti sono state precedentemente preparate con il trapano ed una punta di 1,5 mm più piccola delle viti inox adottate.
la testa della vite scompare nel legno per circa 4mm in quanto è stata precedentemente preparata con il trapano una apposita sede incassata che successivamente andrà stuccata.
quindi una volta piallati i pezzi per avere "il piano" giusto sullo specchio di poppa sono andatoprima a levigarli e poi a dare una mano abbondante di gelcoat(come primer),quindi a verniciare con lo stesso poliuretanico bicomponente blu dello scafo.
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lo specchio di poppa dell'RH ha una specie di bordino spesso 1cm circa che funge da elemento di irrigidimento ed è appunto mediante questo che ho fissato la nuova sovrastruttura allo specchio.
mi spiego meglio.
ho praticato dei fori su questo bordino e fissato da sotto la sovrastruttura con delle viti inox da 5cm(8) e da 3cm(4) nelle parti più basse all'esterno.
a questo visto che il motore pesa quasi 80kg ho aggiunto 2 piastre di acciaio inox 400x400x3mm una all'esterno ed una all'interno dello specchio.
per far si che la lastra all'esterno fosse in piano ho aggiunto tra la stessa e lo specchio una tavola di compensato marino da 1cm(circa) di spessore appositamente sagomata.
so spessore di compensato marino prima di essere messo in posa è stato trattato con flatting apposito per ambienti marini.
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avrei potuto anche resinare le due strutture ma sinceramente non essendoci potenze e pesi importanti in gioco,ho voluto che la mia modifica allo specchio resti perfettamente reversibile.
p.s.
tra tutte le parti congiunte è strato interposto uno speciale mastice da carrozzeria.
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