Presa 220V esterna e ricarica batteria [pag. 4]

Capitano di Corvetta
fisherman1
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ANTONIOMANCA ha scritto:

il secondo argomento riguarda invece la messa a terra dell'impianto in tensione alternata 230 (la 220 non è più fornita in Europa da diversi anni così come la 400V ha sostituito il mitico 380!!) e la conseguente modalità di protezione dai contatti indiretti; in Italia abbiamo il sistema TT e quindi la protezione dai contatti indiretti si ottiene con l'installazione di opportuni dispositivi differenziali (il cosidetto "Salvavita") coordinati con l'impianto di terra; siccome ottenere una buona terra in barca è cosa opinabile e aleatoria io opterei sempre per la maniera americana e cioè quella di utilizzare un trasformatore di isolamento al fine di fare diventare il sistema-barca un sistema di distribuzione di tipo IT cioè completamente sollevato da terra (tipo sala operatoria)

spesso e volentieri in barca questi argomenti si mischiano a volontà

cordialità
Antonio

Tralasciando le precisazioni sulle tensioni fornite, e facendo chiarezza su quello attinente al 3d, per l'utilizzo del trasformatore di isolamento bisogna aggiungere che le masse metalliche di tutti gli apparecchi alimentati dal sistema devono essere collegate tra loro.Questo per evitare che scansato il pericolo per un guasto ad una fase, possa diventare pericoloso un secondo guasto ad un'altra fase.Questo prevede l'installazione di un differenziale.
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Samaremi
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Nelle norme tecniche degli impianti elettrici nautici è previsto che : dopo la presa (maschio) montata in luogo sicuro sulla barca venga montato un interruttore salvavita bipolare, tipi appartamenti, e all'uscita del salvavita un interruttore magnetotermico bipolare per ogni tipo di utenza (caricabatterie, scaldabagno, prese 220,ecc) la terra della 220 viene distribuita a tutte le utenze, se non si puo distribuire bisogna mettere il trasformatore di isolamento.
L'unica accortezza è che non venga collegata in nessuna maniera con il negativo delle batterie, che invece deve essere collegato atutte le parti meccaniche a contatto con l'acqua, per evitare l'elettrolisi in mare. Smile
Sottocapo
ANTONIOMANCA
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Citazione:
L'unica accortezza è che non venga collegata in nessuna maniera con il negativo delle batterie, che invece deve essere collegato atutte le parti meccaniche a contatto con l'acqua, per evitare l'elettrolisi in mare.
direi di no; prima di tutto, scriverei parti metalliche perchè meccanica può anche essere la pompa peristaltica di svuotamento di un serbatoio acque nere che è fatta completamente di plastica e quindi non interessata al problema; può sembrare una nota di saccenza ma è su queste frasi che l'interpretazione delle Norme diventa un ginepraio in cui si può dire e fare tutto e il contrario di tutto
per evitare il consumo delle parti metalliche a contatto con acqua salata, dovuto a correnti galvaniche, il metodo corretto è quello di collegare le parti da preservare all'anodo sacrificale che andrà montato sull'opera viva e genertalmente sullo specchio di poppa; l'anodo sacrificale è un panetto di zinco
per quanto riguarda la Norma sugli impianti nautici, potresti citare quale? ne esitono diverse e sembra che anche la CEI 64/8 parte 7, stia cominciando ad accorgersi del comparto nautico: leggeremo

Citazione:
per l'utilizzo del trasformatore di isolamento bisogna aggiungere che le masse metalliche di tutti gli apparecchi alimentati dal sistema devono essere collegate tra loro.
questo è giusto
Citazione:
Questo per evitare che scansato il pericolo per un guasto ad una fase, possa diventare pericoloso un secondo guasto ad un'altra fase.Questo prevede l'installazione di un differenziale.
questo non è giusto o quantomeno inutile in quanto non essendoci il collegamento "a massa" non ci saranno mai le correnti diffrenziali che come noto si creano quando esiste qualcosa che chiude (inavvertitamente) a terra appunto; installando un trasformatore di isolamento cambi sistema di distribuzione passando a quello IT; in questo caso chiunque si trovi inavvertitamente a toccare una fase si troverà nella stessa posizione del passerotto sulla linea di alta tensione: avete mai visto un uccello polverizzarsi essendosi posato su un cavi di alta tensione? no perchè non chiude a terra

Cordialità
Antonio


p.s. alla parte tecnica della discussione ho contribuito quindi mi permetto un fuori argomento:
Citazione:
Tralasciando le precisazioni sulle tensioni fornite,
che sono comunque dei dati di fatto che in molti non conoscono; ognuno di Voi ha un lavoro di cui sarà esperto e che se qualcuno ne parla da esterno in maniera approssimativa non penso che non glielo fate notare; e giustamente!! io purtroppo faccio l'elettricista e scrivo in Forum che trattano l'argomento!! poi faccio montaggi completi di battelli se per questo ma di certo non mi imbarco in discussioni circa stratifiche o allineamenti d'asse oppure modalità di posa del teak; ne capisco ma non sono ferrato al 100% e quindi tacio; per quanto riguarda gli impianti elettrici mi butto invece nella mischia perchè penso di poter dire la mia; certo questo a volte può dare brutte sensazioni; tantè; bye
Capitano di Corvetta
fisherman1
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ANTONIOMANCA ha scritto:




Citazione:
Questo per evitare che scansato il pericolo per un guasto ad una fase, possa diventare pericoloso un secondo guasto ad un'altra fase.Questo prevede l'installazione di un differenziale.
questo non è giusto o quantomeno inutile in quanto non essendoci il collegamento "a massa" non ci saranno mai le correnti diffrenziali che come noto si creano quando esiste qualcosa che chiude (inavvertitamente) a terra appunto; installando un trasformatore di isolamento cambi sistema di distribuzione passando a quello IT; in questo caso chiunque si trovi inavvertitamente a toccare una fase si troverà nella stessa posizione del passerotto sulla linea di alta tensione: avete mai visto un uccello polverizzarsi essendosi posato su un cavi di alta tensione? no perchè non chiude a terra

Cordialità
Antonio


p.s. alla parte tecnica della discussione ho contribuito quindi mi permetto un fuori argomento:
Citazione:
Tralasciando le precisazioni sulle tensioni fornite,
che sono comunque dei dati di fatto che in molti non conoscono; ognuno di Voi ha un lavoro di cui sarà esperto e che se qualcuno ne parla da esterno in maniera approssimativa non penso che non glielo fate notare; e giustamente!! io purtroppo faccio l'elettricista e scrivo in Forum che trattano l'argomento!! poi faccio montaggi completi di battelli se per questo ma di certo non mi imbarco in discussioni circa stratifiche o allineamenti d'asse oppure modalità di posa del teak; ne capisco ma non sono ferrato al 100% e quindi tacio; per quanto riguarda gli impianti elettrici mi butto invece nella mischia perchè penso di poter dire la mia; certo questo a volte può dare brutte sensazioni; tantè; bye

Non ditemi che sono polemico. ma poichè tiriamo in ballo la precisione, e l'affermazione è mia ti invito Antonio a leggere attentamente quanto dici che è sbagliato e ho segnato in grassetto, poi se ritieni di tu perchè è giusto o sbagliato.
La precisazione su quanto viene distribuito in bassa tensione mi sono permesso di dire che è superflua perchè tuttora nel linguaggio comune si parla di 220 e 380. Non volevo offenderti, mi rendo conto che scritto così può essere inteso come arrogante e me ne scuso con te.
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stinger
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una domanda: ma è proprio necessario installare un automatico e un salvavita sulla barca subito a valle della presa quando subito a monte ci sono quelli della colonnina che sta in banchina? Non penso che l'automatico in banchina consenta di erogare gran che, anzi di solito saltano appena ci colleghi un carico sopra i 1000W, per cui un eventuale corto in barca lo farebbe saltare immediatamente
Overboat Lord 20, Mercury Optimax 115, carrello Tecnitrail T1500
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fisherman1
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Non è necessario è obbligatorio
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VanBob
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stinger ha scritto:
una domanda: ma è proprio necessario installare un automatico e un salvavita sulla barca subito a valle della presa quando subito a monte ci sono quelli della colonnina che sta in banchina? Non penso che l'automatico in banchina consenta di erogare gran che, anzi di solito saltano appena ci colleghi un carico sopra i 1000W, per cui un eventuale corto in barca lo farebbe saltare immediatamente

Un salvavita differenziale è cosa ben diversa da un interruttore magnetotermico e antoniomanca potrà confermarlo. Il salvavita non sta a protezione di eccessivo carico ma di eventuali (o accidentali) dispersioni a terra, esempio: un essere umano che unisce la fase e la terra.

Piuttosto mi domandavo, e chiedo aiuto ad antoniomanca: in questo caso, visto che siamo in ambienti dove l'acqua non manca, si montano ugualmente quelli da 30mA o devono essere di altra sensibilità?(spero di essermi ricordato bene la misura)
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Capitano di Corvetta
fisherman1
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Van se ti accontenti della mia risposta posso dirti che i fatidici i differenziali sono obbligatori con soglia di intervento a 30 mA o inferiori proprio perchè questo è il limite fisiologico entro il quale il corpo umano non subisce danni.
Poii come tu ben saprai le condizioni fisiche e la resistenza del nostro corpo( che varia da individuo a individuo) possono determinare sopportazioni più o meno elevate. Sono notori i casi di condannati a morte sulla sedia elettrica che sono sopravvissuti a più di un'esecuzione
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VanBob
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Boh, ricordavo che ne esistevano anche da 300mA... Rolling Eyes
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Capitano di Corvetta
fisherman1
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VanBob ha scritto:
Boh, ricordavo che ne esistevano anche da 300mA... Rolling Eyes

Ricordi bene esistono anche da 300 mA sono chiamti differenziali a bassa sensibilità e non possono essere usati come "salvavita".
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