Limiti di velocità nella Laguna Veneta.problematiche tecniche

Capitano di Vascello
yanez323 (autore)
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Rispondendo, in un altro topic, ad una perplessità sui limiti di larghezza per l'accesso ad alcune zone della Laguna veneta, mi sono riguardato l'ordinanza n°93 del 2007 dell'Ufficio del Magistrato alle Acque di Venezia.
https://www.magisacque.it/ord_93_07/ORDINANZE/LG010_ORD_MAV_20071231.pdf
All'art. 5 è specificato che i limiti di velocità sono adottati " ...in modo tale da evitare evitare possibili danni ed erosioni a causa del moto ondoso adottando il limite generico di 7 (sette) chilometri orari ....."
Il dubbio che m'è venuto è questo: un qualsiasi natante con carena planante, viaggiando in dislocamento, non produce un moto ondoso maggiore maggiore che non in planata?
Capisco i motivi di sicurezza, ma viaggiando su un sampierota, a fondo piatto ed incrociando altri natanti, in dislocamento, il ballo è molto più accentuato di quando se ne incontrano altri in planata, ma fuori dei limiti di velocità.
D'altra parte, considerando che comunque il limite massimo è di 20 Km/h (i limiti sono espressi in Kilometri, sia in ordinanza che sulla segnaletica), nella maggior parte dei casi è tra i 5 ed i 7 Km/h, ben difficilmente qualsiasi natante riesce a planare, con produzione di moto ondoso più rilevante ai fini della tutela dell'ambiente. Non riesco a capire dov'è la ratio legis.
Oppure, e mi sfugge il motivo tecnico, il moto ondoso creato in dislocamento, seppur in apparenza più accentuato, è meno dannoso di quello prodotto in planata ?
Vi rigiro le mie perplessità, sperando che qualcuno riesca ad illuminarmi Idea Idea
Tenente di Vascello
Stefano C
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Ciao Yanez, ho riflettuto anche io su questo tema, essendo veneziano come te, presumo...
io penso che i danni maggiori siano prodotti dalla cosiddetta "restìa", lo spostamento di una massa d'acqua conseguente al passaggio di una imbarcazione,le rive sono soggette costantemente ad una pressione che aumenta con la profondità e che contribuisce a sorreggerle, facciamo caso a cosa succede quando passa una nave, cioè l'acqua scende e poi risale, basta fare due conti e la variazione di pressione sarà sicuramente maggiore che nel caso di un onda superficiale.. una volta ho dormito in barca nel canale del casinò al lido... io sentivo arrivare il battello 5 minuti prima, e non scherzo, perchè la barca si muoveva come se la stesse risucchiando qualcosa... sarebbe interessante se ci fosse qualche esperto che potesse darci qualche delucidazione... e, anche se questo è chiedere troppo, qualche dato...
Penso comunque che i limiti siano imposti per dare un valore di massima a tutti, anche se secondo me bisognerebbe fare dei distinguo...un lancione di turisti di quelli a due piani fa onde di un metro a 20 km/h mentre un cofano a 40 km/h fa onde di 25/30 cm... poi bisogna valutare la sicurezza..e il traffico....

ciao
Stefano
Capitano di Vascello
yanez323 (autore)
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Questa mattina ho letto la tua risposta, che ha un fondamento tecnico valido, e ho cercato anche di approfondire il problema sulla base che hai fornito.
Credo che esistano due fasi distinte : la compressione dell'acqua, verso il fondo che sfoga poi sulle sponde dei canali, e la successiva decompressione, che interessa maggiormente il fondale.
Va premessa anche la particolarità della Laguna, che ha fondali instabili e bassa profondità dei canali.
Per quanto attiene alla compressione l'acqua crea della onde, wave wash, che scorrono ln continuazione lungo le rive asportando il materiale di superficie e quindi modificandone in continuazione la morfologia e quindi l'ambiente, anche per quello che riguarda le uova dei pesci e le nidificazioni degli uccelli.
Il fenomeno l'ho anche constatato di persona lungo le fondamenta del centro abitato, dove il continuo effetto lavaggio finisce per asportare i blocchi di pietra lungo le rive o le fondamenta, immediatamente sotto la superficie, creando delle vere e proprie caverne sotto il piano di calpestio.
Per quello che riguarda la decompressione, anche qui si ha un trasporto di materiale instabile, con una specie di effetto ventosa,più in profondità dalle rive verso il centro del canale, con conseguente variazione della profondità dello stesso.
Tecnicamente dovrebbe funzionare così e quindi sarei d'accordo sulla limitazione di velocità, fermo restando che mentre l'effetto compressione e wave wash è significativo anche per i natanti in planata, quello di decompressione è molto maggiore per i dislocanti o in condizione di dislocamento.
Continuo a guardare perplesso le navi da crociera e qualche mercantile in transito lungo il Canale della Giudecca, con corollario di rimorchiatori. Mi sembra sempre una follia.
E' vero che per le attuali navi da crociera,considerata stazza e dimensioni, la situazione la situazione è migliorata rispetto ad una ventina d'anni fa quando le crociere erano appannaggio di vecchie navi greche, con un pescaggio talmente accentuato che, passando alle Zattere, in determinate condizioni di marea, rischiavi di bagnarti i piedi o, se li incrociavi in acqua (ce n'era una vecchissima e famosa per questo, "l'Aegean Dolphin"), ballavi per mezz'ora.
Comunque, concordo sulla questione della sicurezza generale per tutti quelli che, più o meno esperti, navigano in Laguna e sul fatto che una bricola sui denti fa sempre male.
Sailornet