Ancora Gallegiante e Spera. Qualcuno le ha mai usate davvero

Capitano di Fregata
goldrake_son (autore)
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Per sfuggire dal fortunale o per pescare

qualcuno le ha mai usate ??

Sfuggire dal fortunale

Quando il vento soffia davvero forte è più sicuro porgere la prua o la poppa al mare piuttosto che il fianco. Il numero delle tattiche per superare il mare in tempesta è aumentato da quando si possono reperire sul mercato alcuni generatori di resistenza idrodinamica cioè attrezzi che calati da prua o da poppa trattengono lo scafo da una delle estremità rallentandolo.

Scafi da crociera con equipaggio ridotto possono avere una drammatica urgenza di rallentare vuoi per il cattivo tempo (vento e onde che spingono eccessivamente scafo, attrezzature ed eventualmente vele in una corsa senza controllo), vuoi per l’esigenza dell’equipaggio di riposare.

I generatori di resistenza idrodinamica si dividono in due categorie:

· Ancore galleggianti propriamente dette, che hanno una forma a paracadute, si calano da prua con un lunga cima e sono costruite per mantenere la prua al vento con uno scarroccio ridotto al minimo.

· Spere che invece vengono filate da poppa e trascinate per rallentare la corsa della barca ad una velocità confortevole, mantenendo la poppa al mare e funzionare come un timone di emergenza o come ausilio al timone vero e proprio.



Un tempo il termine ancora galleggiante era usato indifferentemente per entrambe le categorie, ma la differenza è sostanziale in quanto con una spera è necessario continuare a governare la corsa della barca a favore del mare e vento in tempesta mentre con un’ ancora galleggiante la barca si muove solo con uno scarroccio contenuto e l’equipaggio può andare a riposare

Per Pescare

L'ancora galleggiante è, come molti sanno, un accessorio creato per rallentare la barca, o per stabilizzarne il rollio in deriva. Il suo utilizzo però non è ancora chiaro per molti, anzi ci sono ancora equipaggi che non hanno tale accessorio tra le dotazioni di bordo.

Lo scopo principale dell'ancora galleggiante nella pesca in drifting, è quello di rallentare la barca quando la corrente o il vento gli imprimono una velocità tale da non permettere un'azione di pesca ottimale. In tanti casi infatti la velocità della barca in deriva è tale da sollevare troppo le esche piombate, da non garantire le esche sull'amo e da allontanare troppo velocemente la scia di pastura. In questi casi l'ancora, rallentando la barca, ripristina una corretta azione di pesca in drifting.

Ma la sua vera utilità si può apprezzare per modificare la posizione di una barca in deriva, in molti casi limitando l'azione del vento e facendo predominare quella della corrente in modo da allineare la scia della pastura con le esche in pesca. Un'altra situazione in cui l'ancora galleggiante si rivela indispensabile è quando la barca non si dispone correttamente in drifting. Molte barche non si posizionano con la murata perpendicolare alla risultate del vento e della corrente, bensì assumono una posizione di tre quarti, ovvero espongono il giardinetto.

L'ideale sarebbe avere la barca di poppa rispetto al senso del moto ondoso o alla corrente. In questo modo si ha una diminuzione del rollio della barca, la possibilità di usare tutti i portacanne così che i fili trovano la giusta direzione di uscita dalle canne, e la possibilità di reazione immediata dell'imbarcazione nel caso che il pesce parta in direzione della prua. Per raggiungere questo scopo è facile supporre di dover utilizzare ancore galleggianti. Per imbarcazioni cabinate lo scopo si ottiene mettendo in acqua due ancore galleggianti molto ampie sui due angoli della poppa. La barca, in questa posizione, rende la pesca molto agevole anche con 4 o 5 canne, con l'ausilio dei portacanne inseriti sulla sedia da combattimento fissata al centro del pozzetto.

Anche nel bolentino di alta profondità, questo accessorio è risolutivo ai fini di stabilizzare e rallentare l'imbarcazione in pesca. In questa tecnica il calcolo dello scarroccio dal momento in cui vengono calate le esche, a quando raggiungono il fondo, è basilare. Il successo di una calata è infatti condizionato dall'arrivo delle esche sui pesci, individuati con l'ecoscandaglio. Molti bravi skipper riescono a tenere la barca sul punto con i motori, ma per chi è alle prime armi è preferibile rallentare lo scarroccio con una o due ancore galleggianti, calate in modo da far assumere alla barca una posizione comoda per l'azione di pesca. In genere, per ottimizzare la posizione della barca nel bolentino, le ancore vanno calate a poppa, in modo che le lenze si stendano fuori, dietro la barca.

TABELLA DELLE ANCORE GALLEGGIANTI
Lunghezza
barca diametro
bocca Lunghezza
ancora"
fino a 5 metri 50 100
fino a 7 metri 80 120
fino a 9 metri 90 140
fino a 12 metri 130 200
oltre 12 metri 160 220
Barca Quicksilver 650 Weekend- Mercury 115 HP 4t EFI, Garmin Fishfinder 120-GPS Cobra Marine MC600CX-VHF Cobra Marine F55EU- Soffro di Pesca
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jacksely
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Ho usato l'ancora galleggiante filata di poppa per rallentare durante una pescata alla ricciola con l'aguglia viva. La barca era un Proteo di circa sei metri e mezzo, al minimo con l'ancora galleggiante faceva circa 1 nodo.

Un altra volta ho filato delle lunghe cime di poppa con una serie di nodi savoia a intervalli di circa 2 m per rallentare la corsa della barca durante una traversata da Pinarellu (Corsica) al Giglio. Avevo dei marosi molto grossi di poppa. Mi facevano galoppare troppo e intraversare di brutto. La barca era un Impala di 10,5 m con un pozzetto molto piccolo e basso ed il timone a barra. Dopo due straorzate pesanti con le crocette in acqua nonostante la tormentina e la randa di cappa (una randa più piccola in tessuto traforato che oppone scarsa resistenza). Dato che il vento tendeva a calare e il mare al contrario si alzava come una bestia abbiamo filato i cavi di poppa. Questa manovra che funge da ancora galleggiante, ma strattona di meno, ci ha consentito di aumentare la stabilità e contenere le successive straorzate fino all'agognato rifugio a Giglio Campese (fondale cattivo tenitore fare attenzione) ma ridossato al libeccione di quella notte. Per la cronaca abbiamo percorso 80 miglia in 9 ore e imbarcato una caviglia di acqua salata sopra i paioli. Il cesso si è spostato e la stufetta ancorata alla paratia del bagno è caduta. Il bollettino dava uno scirocchetto 3 con locali rinforzi e invece fatte 20 miglia ci siamo ritrovati con una bella libecciata a 40 nodi nelle chiappe che non ci consentiva altro che andare avanti.
jacksely
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roland
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jacksely ha scritto:
Ho usato l'ancora galleggiante filata di poppa per rallentare durante una pescata alla ricciola con l'aguglia viva. La barca era un Proteo di circa sei metri e mezzo, al minimo con l'ancora galleggiante faceva circa 1 nodo.

Un altra volta ho filato delle lunghe cime di poppa con una serie di nodi savoia a intervalli di circa 2 m per rallentare la corsa della barca durante una traversata da Pinarellu (Corsica) al Giglio. Avevo dei marosi molto grossi di poppa. Mi facevano galoppare troppo e intraversare di brutto. La barca era un Impala di 10,5 m con un pozzetto molto piccolo e basso ed il timone a barra. Dopo due straorzate pesanti con le crocette in acqua nonostante la tormentina e la randa di cappa (una randa più piccola in tessuto traforato che oppone scarsa resistenza). Dato che il vento tendeva a calare e il mare al contrario si alzava come una bestia abbiamo filato i cavi di poppa. Questa manovra che funge da ancora galleggiante, ma strattona di meno, ci ha consentito di aumentare la stabilità e contenere le successive straorzate fino all'agognato rifugio a Giglio Campese (fondale cattivo tenitore fare attenzione) ma ridossato al libeccione di quella notte. Per la cronaca abbiamo percorso 80 miglia in 9 ore e imbarcato una caviglia di acqua salata sopra i paioli. Il cesso si è spostato e la stufetta ancorata alla paratia del bagno è caduta. Il bollettino dava uno scirocchetto 3 con locali rinforzi e invece fatte 20 miglia ci siamo ritrovati con una bella libecciata a 40 nodi nelle chiappe che non ci consentiva altro che andare avanti.
jacksely


certo che te le sei beccate tutte tu... eccheccavolo come si chiama la barca Andrea Gale??? UT UT UT UT UT
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Ammiraglio di squadra
La capitana
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jacksely ha scritto:
Ho usato l'ancora galleggiante filata di poppa per rallentare durante una pescata alla ricciola con l'aguglia viva. La barca era un Proteo di circa sei metri e mezzo, al minimo con l'ancora galleggiante faceva circa 1 nodo.
Un altra volta ho filato delle lunghe cime di poppa con una serie di nodi savoia a intervalli di circa 2 m per rallentare la corsa della barca durante una traversata da Pinarellu (Corsica) al Giglio. Avevo dei marosi molto grossi di poppa. Mi facevano galoppare troppo e intraversare di brutto. La barca era un Impala di 10,5 m con un pozzetto molto piccolo e basso ed il timone a barra. Dopo due straorzate pesanti con le crocette in acqua nonostante la tormentina e la randa di cappa (una randa più piccola in tessuto traforato che oppone scarsa resistenza). Dato che il vento tendeva a calare e il mare al contrario si alzava come una bestia abbiamo filato i cavi di poppa. Questa manovra che funge da ancora galleggiante, ma strattona di meno, ci ha consentito di aumentare la stabilità e contenere le successive straorzate fino all'agognato rifugio a Giglio Campese (fondale cattivo tenitore fare attenzione) ma ridossato al libeccione di quella notte. Per la cronaca abbiamo percorso 80 miglia in 9 ore e imbarcato una caviglia di acqua salata sopra i paioli. Il cesso si è spostato e la stufetta ancorata alla paratia del bagno è caduta. Il bollettino dava uno scirocchetto 3 con locali rinforzi e invece fatte 20 miglia ci siamo ritrovati con una bella libecciata a 40 nodi nelle chiappe che non ci consentiva altro che andare avanti.
jacksely


Ooooooiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii UT
Però !!!
La conoscevo quella delle cime filate a poppa per frenare e stabilizzare la barca Smile , ma la mia è tutta teoria letta sui libri di vela
Rolling Eyes
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jacksely
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qualcuna in 30 anni mi è capitata Ya winkles è piuttosto normale se fai tutto il circuito delle regate di altura del mediterraneo, gli invernali per molti anni e i trasferimenti per rimediare un pò di soldi nei momenti di magra. In ogni caso hai ragione mi sono lasciato trasportare dalla passione e ciò può fare una cattiva impressione. Chiedo scusa e rientro nei miei ranghi di gommonauta neofita. Se qualcuno vuole indicazioni sui tratti di mare che più conosco resto a disposizione in pm.

jacksely
Kid
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goldrake_son (autore)
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@ Roland

sarebbe la soluzione giusta per fare drifting sulle profondita' che piacciono a te

pure perche' con l' ancora non e' che puoi andare oltre i 50....chi cavolo c'e' l' ha le cime
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goldrake_son ha scritto:
@ Roland
sarebbe la soluzione giusta per fare drifting sulle profondita' che piacciono a te
pure perche' con l' ancora non e' che puoi andare oltre i 50....chi cavolo c'e' l' ha le cime


Poca cima..., poco marinaio ..... Wink

Io se frugo nei meandri dello Zar ho tanta di quella cima, che..., non si sa mai...
Sbellica Sbellica
Ammiraglio di divisione
eagle
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- 8/16
L'ancora galleggiante non l'ho mai usata ma comunque è pronta nel gavone.
Non rientra nelle dotazioni ma è, a mio avviso, opportuno tenerne sempre una a bordo.
Lomac 660 in - Yamaha F150 AETX - Ellebi LBN 7202A Tork

Civis Romanus sum
Ammiraglio di divisione
eagle
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- 9/16
goldrake_son ha scritto:
pure perche' con l' ancora non e' che puoi andare oltre i 50....chi cavolo c'e' l' ha le cime

Più che altro te la sentiresti di mollare l'ancora così a fondo....
In caso di incaglio c'è solo da troncare...
Lomac 660 in - Yamaha F150 AETX - Ellebi LBN 7202A Tork

Civis Romanus sum
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eagle ha scritto:
L'ancora galleggiante non l'ho mai usata ma comunque è pronta nel gavone.
Non rientra nelle dotazioni ma è, a mio avviso, opportuno tenerne sempre una a bordo.


La mia è nel gavone da ormai una 10na di anni, non pescando spero proprio che rimanga dove sta ancora per moltissimo tempo. Smile
Sailornet