Se si viene trainati in mare con la cima del soccorritore la barca è di proprietà di quest'ultimo?

Utente allontanato
rodon (autore)
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- 1/25
sera a tutti
cenando con amici è uscito fuori sta cosa......... se si viene soccorsi in mare, anche in acque nazionali, e si viene trainati con la cima del soccorritore, la barca soccorsa diventa di proprietà del soccorritore. UT

ma è vero?
Ammiraglio di squadra I.S.
bobo
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- 2/25
no, il codice della navigazione da diporto dice che semmai il soccorritore ha diritto ad un equo compenso, chre può essere pattuito, oppure deve essere commisurato alla situazione. in ogni caso, avrà diritto al rimborso spese
Ammiraglio di squadra
andimar
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- 3/25
Se fosse così, sarebbe una bella invenzione per marinai furbi! Come dice Bobo, si pattuisce il compenso per il soccorso e prendere la cima del soccorritore vale come accettazione di ciò che si è stabilito.
ASSO 62 + MERCURY efi 150 cv - vhf COBRA HH475, HH500, F77 Gps, HH600 - chartplotter SIMRAD GO7 con NAVIONICS Platinum plus
Ammiraglio di divisione
sella e lele
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- 4/25
che io sapevo se chi viene soccorso prende la cima che si mettono d'accordo il soccorritore può chiedere, a secondo del caso, fino all' 80% del valore del mezzo!!!! questo è quello che sapevo....
che il vento sia sempre in poppa!!!!!!
Contrammiraglio
CK6
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- 5/25
Premesso che parlo da non esperto.

Però credo che questa cosa valga, o valeva, per petroliere, portacontainer, ecc. ecc., e nei casi di situazioni di veri salvataggi di mezzi commerciali.
C'erano un sacco di romanzi un tempo, di rimorchiatori che "vivevano" di questo negli oceani.

Penso che se a me si blocca il motore, e uno mi dà una cima e mi porta in porto, tutto ciò non abbia molto senso.

Però ripeto la frase iniziale: parlo da non esperto.
"Pietro e CK6" - King 600 - Suzuki 140 - Ellebi 1250 - ...pazzo di Gioia...
Ammiraglio di squadra
roland
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- 6/25
Lasciamo stare le storie marinaresche se non torniamo ai capodogli attaccati dai craken nel 1600... Purtroppo Nelson e' morto e attualmente l'equo compenso MAI potra' raggiungere l'80% del valore del mezzo, a meno che non navighiate su di un profilattico...
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Capitano di Corvetta
spiros
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- 7/25
bobo ha scritto:
no, il codice della navigazione da diporto dice che semmai il soccorritore ha diritto ad un equo compenso, chre può essere pattuito, oppure deve essere commisurato alla situazione. in ogni caso, avrà diritto al rimborso spese



Bobo, una volta avevo letto di un contratto lloyds da compilare prima dell' operazione del soccorso. Cercando adesso, l'ho trovato, si chiama LOF 2000. Vale solo per le navi o anche per le piccole unità secondo te?

https://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=https://web.uct.ac.za/depts/shiplaw/fulltext/lof2000.pdf
Come on baby light my fire.. wot,wot, wot ..
Sergente
skuba73
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- 8/25
Dovrebbe valere solo in caso di abbandono dell' imbarcazione, ciè l'equipaggio dell' imbarcazione in avaria deve passare a bordo dell'imbarcazione trainante e lasciare questa in completo abbandono, allora si che il rimorchiante puo chiedere il contro valore della barca ma se non sbaglio in misura del 20%
se tutti amassero il mare per terra non ci sarebbe nessuno .... meglio cosi pochi ma buoni
Capitano di Corvetta
Corto Maltese
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- 9/25
rodon ha scritto:
sera a tutti
cenando con amici è uscito fuori sta cosa......... se si viene soccorsi in mare, anche in acque nazionali, e si viene trainati con la cima del soccorritore, la barca soccorsa diventa di proprietà del soccorritore. UT

ma è vero?

Sbellica Si, ai tempi del jolly roger probabilmente si ...ora ci si limita a pattuire (tra le parti o su intervento del giudice) , come dice bobo, un equo compenso . Quindi si viene a configurare un vero e proprio contratto. Ed il contratto può essere rescisso quando è stato concluso a condizioni inique per la condizione di alterata libertà del volere di uno dei contraenti : in particolare può aversi rescissione quando le condizioni inique sono state determinate dallo stato di bisogno oppure dallo stato di pericolo in cui si trovava uno dei contraenti. In tali ipotesi la legge giudica che la situazione di bisogno o di pericolo di una delle parti non le ha consentito una autentica libertà di decisione e valuta il consenso al contratto come "coartato" dalla situazione soggettiva, piuttosto che come libero. Offre perciò il rimedio della rescissione.
Sarebbe interessante capire invece su chi grava il rischio in caso di danni nel trasporto...
Captain « NON ESALTARTI NELLA VITTORIA , NON AVVILIRTI NELLA SCONFITTA »
Ammiraglio di squadra
roland
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- 10/25
immagino che tenendo presente che chi trasporta non e' un professionista valgano le regole del codice civile e della navigazione. Pertanto a logica (ma chiedo aiuto ai piu avvocatosi) la responsabilita' e' del comandante, ed il tutto dovrebbe convergere sulla r.c. stipulata sul mezzo trainante, dato che l'altro non governa.
Aspetto pero' pareri piu illuminati del mio
Non ci sono rose sulla tomba del marinaio. Non ci sono gigli sulle onde. Quello che al marinaio spetta e' il battito d'ala del gabbiano ed il pianto dell'amata.
Sailornet