Roma - se respira - e daje!

Finalmente la temperatura si è di poco abbassata.
E, qui a Roma, siamo tornati a respirare.

Oggi causa non-lavoro io non lavoro. (:

E quindi mi/vi/ci concedo una bella poesia che condivido con tutti voi.

ACCIDIA
In un giardino, un vagabonno dorme
accucciato per terra, arinnicchiato,
che manco se distingueno le forme.

Passa una guardia : Alò! -dice- Cammina!
Quello se smucchia e j'arisponne : Bravo!
Me sveji propio a tempo! M'insognavo
che stavo a lavorà ne l'officina!

Trilussa (C. A. Salustri)

mizzica se veniqui allora che facevi???

...se stavo lì?!?
Mi si poteva tenere in una bella ampolla di vetro (mi raccomando GRANDE!) in quanto letteralmente "squajato" (=disciolto).

Ma, e c'è sempre un ma, dalle tue parti avete il mare a pochi passi e quindi fossi stato lì mi sarei ancorato ad una boa con un materassino (ditta : plastichellas).


PS - La ditta plastichellas esiste ed è greca e non di Roma.
Ma chi gli ha progettato il nome doveva essere un buontempone italico visto che poi sono i materassini che rifilano ai turisti, disponibili nei sobri colori giallo-vertigine e verdino-malessere e con durata esatta della vacanza.