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La capitana (autore)
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Forse non tutti ci pensano, forse molti non hanno motivo alcuno per cui preoccuparsi, ma in ogni caso:
Face.com e Comverse: la web reputation è augmented reality
pubblicato: sabato 20 febbraio 2010 da fedmor in: Web 2.0 Mobile
Comverse Social AR
A tutti è capitato di fissare qualcuno per strada domandandosi chi fosse: benché l’applicazione sia stata concepita per scopi più utili, Comverse Social AR potrebbe risolvere anche questi problemi. Concepita da Face.com – l’azienda che in collaborazione con Facebook ha dato vita ad applicazioni come Photo Tagger – e Comverse, serve proprio a recuperare informazioni da un volto.
Già provata nell’ambito di una conferenza, consente di visualizzare sul proprio dispositivo cellulare informazioni che riguardano l’individuo “puntato” dalla fotocamera, prendendole dal web: inevitabilmente ciò contribuirà a preoccupare ulteriormente quanti sono chiamati a gestire le informazioni di privacy cedute dai propri utenti — del resto internet è ovunque.
L’applicazione e il software di face recognition alla sua base rimangono comunque particolarmente interessanti: purtroppo le tariffe per la connettività mobile in Italia non sono ancora abbastanza competitive, ma i professionisti potrebbero già avvantaggiarsi di un prodotto simile e in un futuro non troppo remoto la gestione della web reputation anche in relazione a questo tipo di programmi diventerà cruciale.
Vi immaginate i vostri figli/nipoti che durante una ricerca di lavoro vengono sottoposti ad un controllo del genere ??
Attenzione a cosa viene pubblicato sul net gente, tutto rimane e nulla viene cancellato per davvero, pensateci a cosa volete lasciare per i posteri.
Face.com e Comverse: la web reputation è augmented reality
pubblicato: sabato 20 febbraio 2010 da fedmor in: Web 2.0 Mobile
Comverse Social AR
A tutti è capitato di fissare qualcuno per strada domandandosi chi fosse: benché l’applicazione sia stata concepita per scopi più utili, Comverse Social AR potrebbe risolvere anche questi problemi. Concepita da Face.com – l’azienda che in collaborazione con Facebook ha dato vita ad applicazioni come Photo Tagger – e Comverse, serve proprio a recuperare informazioni da un volto.
Già provata nell’ambito di una conferenza, consente di visualizzare sul proprio dispositivo cellulare informazioni che riguardano l’individuo “puntato” dalla fotocamera, prendendole dal web: inevitabilmente ciò contribuirà a preoccupare ulteriormente quanti sono chiamati a gestire le informazioni di privacy cedute dai propri utenti — del resto internet è ovunque.
L’applicazione e il software di face recognition alla sua base rimangono comunque particolarmente interessanti: purtroppo le tariffe per la connettività mobile in Italia non sono ancora abbastanza competitive, ma i professionisti potrebbero già avvantaggiarsi di un prodotto simile e in un futuro non troppo remoto la gestione della web reputation anche in relazione a questo tipo di programmi diventerà cruciale.
Vi immaginate i vostri figli/nipoti che durante una ricerca di lavoro vengono sottoposti ad un controllo del genere ??
Attenzione a cosa viene pubblicato sul net gente, tutto rimane e nulla viene cancellato per davvero, pensateci a cosa volete lasciare per i posteri.
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