Come fare ricorso per una multa ingiusta? [pag. 5]

Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 41/55
Bella cosa!
La Pubblica Amministrazione è composta da tante persone, alcune più "leggere" di altre nello sfilare quattrini agli utenti (senza boe di segnalazione, ditemi che fastidio davano o che pericolo creavano due gommoni all'ancora, anche se fossero stati 180 metri!!!).
Fortunatamente, alcune persone della P.A. usano più materia grigia di quella non equamente distribuita ad altre e pongono rimedi a delle vere e proprie brutture dell'essere Pubblico Ufficiale.
Questo è uno di quei casi.
Bravo al gommonauta che ha fatto ricorso, bravo a chi lo ha consigliato bene, bravo al dipendente pubblico che ha annullato un verbale da Fantasilandia e asino al responsabile dell'equipaggio che ha operato in quel modo censurabile!

Tutto è bene ciò che finisce bene (e non solo per questioni di principio, 172 eurozzi sono davvero tanti pe na pennica!). Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Tenente di Vascello
colomb79 (autore)
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- 42/55
gommoa ha scritto:
colomb79 ha scritto:
Dici che è strano? Un pò si ma dai...Ci vuole anche un pò di fortuna ogni tanto!


Spero di no...vorrei sperare che, una volta tanto, la Pubblica Amministrazione abbia rimediato ad un errore senza per questo far impazzire l'utente!


Bè, su questo non ci piove...Ogni tanto ne faranno una giusta!!! Sbellica Sbellica Sbellica Comunque anche stasera parlando con un tizio che è stato all'Elba quest'estate e ha preso la multa mi sono convinto che ormai la tanto carina isola d'Elba è diventata una macchina da soldi...In tutti i sensi, dal turismo ai controlli stradali e " marini "...
Sergente
archipaolo
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- 43/55
Torno all'inizio del Topic che leggo oggi per la prima volta.
La contravvenzione fatta a colombo79 mi lascia perplesso. Si riferisce infatti ad una imbarcazione
alla fonda, cioè ferma, dunque ancorata oppure al giro di una boa. Non importa a quale distanza si
trovasse dalla riva anche se balneabile. L'imbarcazione avrebbe potuto raggiungere quella posizione
a remi, per scarroccio o in deriva . In quell'area probabilmente esiste un divieto di ancoraggio anche
se non segnalato. In alcuni casi sono divieti finalizati alla salvaguardia delle praterie di Poseidonia.
Credo che la distanza dalla riva possa assumere un qualche signicato normativo qualora una barca
fosse in movimento.
archipaolo
una piccola prora per un grande periglio
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 44/55
archipaolo ha scritto:
Torno all'inizio del Topic che leggo oggi per la prima volta.
La contravvenzione fatta a colombo79 mi lascia perplesso. Si riferisce infatti ad una imbarcazione
alla fonda, cioè ferma, dunque ancorata oppure al giro di una boa. Non importa a quale distanza si
trovasse dalla riva anche se balneabile. L'imbarcazione avrebbe potuto raggiungere quella posizione
a remi, per scarroccio o in deriva . In quell'area probabilmente esiste un divieto di ancoraggio anche
se non segnalato. In alcuni casi sono divieti finalizati alla salvaguardia delle praterie di Poseidonia.
Credo che la distanza dalla riva possa assumere un qualche signicato normativo qualora una barca
fosse in movimento.
archipaolo


Ciao,
non conosco nello specifico l'ordinanza dell'Elba, ma normalmente è consentito il solo transito a remi nelle zone riservate alla balnezione, non l'ancoraggio o la "sosta" dell'imbarcazione.
Il verbale di contestazione viene elevato, quindi, non solo per la navigazione a motore entro la fascia di balneazione (in questo caso, a seconda del comportamento, si rischia anche una denuncia ai sensi dell'art. 1218 del codice della navigazione), ma anche per aver dato fondo entro la stessa fascia.
Nel caso di Colombo 79, però, il verbale era ingiusto perchè fatto ad "occhiometro", senza alcun rilevamento strumentale o di punti cospicui per la triangolazione della posizione, però si è fortunatamente risolto nell'unico modo in cui doveva risolversi.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Tenente di Vascello
colomb79 (autore)
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- 45/55
rickyps971 ha scritto:
archipaolo ha scritto:
Torno all'inizio del Topic che leggo oggi per la prima volta.
La contravvenzione fatta a colombo79 mi lascia perplesso. Si riferisce infatti ad una imbarcazione
alla fonda, cioè ferma, dunque ancorata oppure al giro di una boa. Non importa a quale distanza si
trovasse dalla riva anche se balneabile. L'imbarcazione avrebbe potuto raggiungere quella posizione
a remi, per scarroccio o in deriva . In quell'area probabilmente esiste un divieto di ancoraggio anche
se non segnalato. In alcuni casi sono divieti finalizati alla salvaguardia delle praterie di Poseidonia.
Credo che la distanza dalla riva possa assumere un qualche signicato normativo qualora una barca
fosse in movimento.
archipaolo


Ciao,
non conosco nello specifico l'ordinanza dell'Elba, ma normalmente è consentito il solo transito a remi nelle zone riservate alla balnezione, non l'ancoraggio o la "sosta" dell'imbarcazione.
Il verbale di contestazione viene elevato, quindi, non solo per la navigazione a motore entro la fascia di balneazione (in questo caso, a seconda del comportamento, si rischia anche una denuncia ai sensi dell'art. 1218 del codice della navigazione), ma anche per aver dato fondo entro la stessa fascia.
Nel caso di Colombo 79, però, il verbale era ingiusto perchè fatto ad "occhiometro", senza alcun rilevamento strumentale o di punti cospicui per la triangolazione della posizione, però si è fortunatamente risolto nell'unico modo in cui doveva risolversi.


In effetti per l'estate la capitaneria di Porto Ferraio emette un'ordinanza molto restrittiva che non permette di ancorare a meno di 200 metri dalle spiagge anche dove non c'è segnalazione di boe rosse e da quanto mi ricordo 100 metri dagli scogli...Va bene che se sei in spaiggia e ti si para davanti uno yacht da 25 metri copre la visuale di mezza spiaggia, ma i gommoni! Specie se non superiori agli 8 metri che visuale portano via? Se invece l'ordinaza viene fatta per evitare che arrivino onde troppo alte a riva mi pare proprio una assurdità, tanto quelle ad Agosto all'Elba in un modo o nell'altro ci arrivano sempre...Merito di quei mega yacht che tanto mega non sono visto che poi navigano al minimo di planata muovendo più acqua di un tzunami...
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 46/55
colomb79 ha scritto:
rickyps971 ha scritto:
archipaolo ha scritto:
Torno all'inizio del Topic che leggo oggi per la prima volta.
La contravvenzione fatta a colombo79 mi lascia perplesso. Si riferisce infatti ad una imbarcazione
alla fonda, cioè ferma, dunque ancorata oppure al giro di una boa. Non importa a quale distanza si
trovasse dalla riva anche se balneabile. L'imbarcazione avrebbe potuto raggiungere quella posizione
a remi, per scarroccio o in deriva . In quell'area probabilmente esiste un divieto di ancoraggio anche
se non segnalato. In alcuni casi sono divieti finalizati alla salvaguardia delle praterie di Poseidonia.
Credo che la distanza dalla riva possa assumere un qualche signicato normativo qualora una barca
fosse in movimento.
archipaolo


Ciao,
non conosco nello specifico l'ordinanza dell'Elba, ma normalmente è consentito il solo transito a remi nelle zone riservate alla balnezione, non l'ancoraggio o la "sosta" dell'imbarcazione.
Il verbale di contestazione viene elevato, quindi, non solo per la navigazione a motore entro la fascia di balneazione (in questo caso, a seconda del comportamento, si rischia anche una denuncia ai sensi dell'art. 1218 del codice della navigazione), ma anche per aver dato fondo entro la stessa fascia.
Nel caso di Colombo 79, però, il verbale era ingiusto perchè fatto ad "occhiometro", senza alcun rilevamento strumentale o di punti cospicui per la triangolazione della posizione, però si è fortunatamente risolto nell'unico modo in cui doveva risolversi.


In effetti per l'estate la capitaneria di Porto Ferraio emette un'ordinanza molto restrittiva che non permette di ancorare a meno di 200 metri dalle spiagge anche dove non c'è segnalazione di boe rosse e da quanto mi ricordo 100 metri dagli scogli...Va bene che se sei in spaiggia e ti si para davanti uno yacht da 25 metri copre la visuale di mezza spiaggia, ma i gommoni! Specie se non superiori agli 8 metri che visuale portano via? Se invece l'ordinaza viene fatta per evitare che arrivino onde troppo alte a riva mi pare proprio una assurdità, tanto quelle ad Agosto all'Elba in un modo o nell'altro ci arrivano sempre...Merito di quei mega yacht che tanto mega non sono visto che poi navigano al minimo di planata muovendo più acqua di un tzunami...


Ciao,
le ordinanze sono pressochè uguali in tutte le località balneari e la distanza dalla spiaggia varia dai 200 ai 250 metri, a seconda del posto (100 metri per le scogliere a picco).
Questa limitazione è stata decisa, principalmente, al fine di evitare rischi per le normali attività balneari (hai mai provato a "picchiare la zucca", mentre nuoti, su un dritto di prora o su un'elica di un'imbarcazione alla fonda? Wink ).
Per limitare il moto ondoso, esiste un ulteriore articolo che prevede una limitazione della velocità in base alla distanza dalla costa.
Normalmente è previsto che le unità non possano superare i 10 nodi di velocità e comunque non possan navigare in planata entro i 1.000 metri dalle spiagge ed entro i 500 metri dalle scogliere a picco.
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 47/55
...immaginati se non ci fosse questa limitazione (relativa alla distanza alla quale ancorare): le centinaia di barche che normalmente vediamo ancorate a 250 metri e oltre dalla spiaggia, arriverebbero senza problemi fin dove gli consente il pescaggio e chi non ha la barca si ritroverebbe a fare lo slalom tra imbarcazioni e a nuotare in mezzo a scarichi di motore, di lavelli e (anche se proibito...) di WC!
Senza considerare che non tutti potrebbero arrivare a remi, con i rischi che ne conseguono.
A parte alcune situazioni, poi, che senso ha avere una barca per poi passare il proprio tempo a bordo a pochi metri dalla bolgia dalla quale normalmente si scappa? Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Fregata
Alex9
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- 48/55
Era lampante che sarebbe stato un verbale di facile impugnazione. In ogni caso si deve considerare questo. Nei periodi di maggior carico lavorativo i centri turistici chiedono maggior presenza di forze dell' ordine ecco quindi che il "simpatico" accertatore che per 345 giorni l' anno fa il topo d' ufficio, si ritrova con il "potere" tra le mani e si sente temuto dall' utente (sensazione inebriante, credo, visti certi atteggiamenti). Così facendo il nostro "amico" non solo getta discredito sull' istituzione che rappresenta ma, cosa più grave, erra durante il proprio operato. A questo punto, dico io, quando il verbale viene impugnato e annullato perchè non fare una sorta di valutazione di legittimità sulla stesura da parte dell' accertatore e in casi ecclatanti come questo, applicare una sanzione disciplinare??? Probabilmente così facendo l' utente sarebbe molto più tutelato da questi sceriffi estemporanei
Ammiraglio di divisione
rickyps971
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- 49/55
Alex9 ha scritto:
Era lampante che sarebbe stato un verbale di facile impugnazione. In ogni caso si deve considerare questo. Nei periodi di maggior carico lavorativo i centri turistici chiedono maggior presenza di forze dell' ordine ecco quindi che il "simpatico" accertatore che per 345 giorni l' anno fa il topo d' ufficio, si ritrova con il "potere" tra le mani e si sente temuto dall' utente (sensazione inebriante, credo, visti certi atteggiamenti). Così facendo il nostro "amico" non solo getta discredito sull' istituzione che rappresenta ma, cosa più grave, erra durante il proprio operato. A questo punto, dico io, quando il verbale viene impugnato e annullato perchè non fare una sorta di valutazione di legittimità sulla stesura da parte dell' accertatore e in casi ecclatanti come questo, applicare una sanzione disciplinare??? Probabilmente così facendo l' utente sarebbe molto più tutelato da questi sceriffi estemporanei


Concordo.

Sappi comunque che, in molti casi, quest'azione disciplinare viene avviata.
Normalmente, in seguito alle prime mancanze od a mancanze non gravi, il tutto si risolve con una "tiratina d'orecchie", mentre nei casi più gravi (reiterati o con ulteriore danno economico indotto sull'utente), il Ministero ha la facoltà di rivalersi sul proprio dipendente.
Si dovrebbe tornare ai tempi degli assiro babilonesi, durante i quali, se un magistrato sbagliava ad applicare la lagge, era soggetto alla pena inflitta per errore moltiplicata per "x" volte, più l'interdizione perenne dalla carica. Wink
Sempre il mare, uomo libero, amerai. (C. Baudelaire)
Capitano di Fregata
Alex9
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- 50/55
Lo so, ma non è più di moda, vista la necessità smisurata di introiti per le casse dello stato; a livello locale poi, non ne parliamo proprio anzi, la filosofia è meglio un ricorso in più che la possibilità di staccare un verbale in meno. Te lo posso dire per certo perchè un mio ex compagno di scuola fa parte del corpo dei Vigili Urbani e mi dici queste cose
Sailornet