Gommone... di sollevamento - Air Lift [pag. 3]

Scusami Mimmolo..... noto ch ehai notevole dimestichezza sia di cad che di formulette di fisica.. non ho visto il link di cui si parlava, ma credo che non sarebbe per nulla difficile realizzare 2 cilindri di 3 - 4 metri con diametro 50 , tipo i tubolari di un gommone!!!
Qualsiasi "artigiano" riparatore di gommoni sarebbe in grado di farlo....ovviamente altro che PVC, io userei Hypalhon, nonstante i costi..ma di certo durerebbe di più!!


Mi scuso se non ho capito ..ma credo tu abbia già appieno il cnotrollo della situazione...cioè sai cosa fare...ti basterebbe contattare un azienda che rifà i tubolari...gliene ordini 2 delle dimensioni volute e i gioco è fatto!!
Complimenti per il disegno!

Ciao Lux,

scusa è colpa mia, ho fatto un pò un casotto tra i miei vari post.
In realtà, le idee presentate erano due:
La prima era quella del cuscino galleggiante, per la quale mi serviva il PVC. Ripropongo qui il link.

https://www.airdock.com/frame_1.htm

La seconda maturata ieri, è basata invece sull'utilizzo di galleggianti rigidi in PVC (quelli da me disegnati)

Nessuna delle due proposte converge verso i tubolari dei gommoni, perchè a mio avviso, il rapporto qualità / prezzo per l'utilizzo che voglio farne non è adeguato: O si va su qualcosa di veramente economico (la prima soluzione) o si và su qualcosa di veramente funzionale (la seconda soluzione). Il tubolare per gommoni è la via di mezzo in termini di funzionalità ma probabilmente la soluzione più costosa tra le due proposte.

Mi sono convinto sull'utilizzo di due tubi di PVC tipo quelli per fognatura (D = 60 cm, L = 600 cm), la mia richiesta d'aiuto era sul dimensionamento del progetto. Non voglio affidare tutto al metodo sperimentale, perchè portare due cilindri da 6 m sul luogo e assemblarli non è impresa da poco, se poi mentre faccio la prova di sollevamento della barca, i tubi mi collassano allora sarebbe veramente un casino.

L'aiuto che chiedo è sul dimensionamento dello spessore di tali tubi per sostenere le sollecitazioni che vedranno.

Ciao a tutti,
Mimmolo.

Mimmolo, non so perchè, ma se avessi un problema come il tuo proverei a valutare l'utilizzo dei rulli di alaggio.

Tengono in compressione fino a 1000 kg ciascuno e costano una c*****a... sull'ordine dei 20 euro cad.

Vedi tu se vale la pena di elaborarci su qualcosa

Ciao Mauro70,

grazie per l'intevento,
in merito ai rulli d'alaggio, visto il loro utilizzo, credo siano si idonei a sopportare sforzi compressivi elevati ma probabilmente non hanno grandi proprietà di galleggiamento, volgio dire, avranno uno spessore notevole per resistere a tali compressioni e questo significa meno aria all'interno a parità di volume esterno e quindi meno spinta. Comunque, di che dimensioni stiamo parlando?
ne esistono di diamerto 60 cm e lunghezza 6 m?

Infine vi propongo l'idea che mi è appena balenata in mente grazie a mia moglie. Mentre cercavo di spiegarle cosa volessi fare con quei due tubi , ho detto questa frase: "lo scopo è quello di isolare la barca dall'acqua".
Beh mi si è accesa la lampadina: perchè per isolare la barca dall'acqua devo tirarla fuori dall'acqua?
Basterebbe interporre tra la barca e l'acqua un mezzo isolante!
E allora potrei semplicemente passare un telo impermeabile (diaciamo di PVC) sotto la barca in modo da avvolgere completamente la chiglia fino ad arrivare sù per le murate all'opera morta. Tiro via l'acqua rimasta intrappolata ed il gioco è fatto.

Adesso la domanda:
Come tiriamo via l'acqua intrappolata tra il telo e la barca?

Vi aspetto numerosi.

mimmolo

mimmolo ha scritto:

Ciao Mauro70,

grazie per l'intevento,
in merito ai rulli d'alaggio, visto il loro utilizzo, credo siano si idonei a sopportare sforzi compressivi elevati ma probabilmente non hanno grandi proprietà di galleggiamento, volgio dire, avranno uno spessore notevole per resistere a tali compressioni e questo significa meno aria all'interno a parità di volume esterno e quindi meno spinta. Comunque, di che dimensioni stiamo parlando?
ne esistono di diamerto 60 cm e lunghezza 6 m?

Infine vi propongo l'idea che mi è appena balenata in mente grazie a mia moglie. Mentre cercavo di spiegarle cosa volessi fare con quei due tubi , ho detto questa frase: "lo scopo è quello di isolare la barca dall'acqua".
Beh mi si è accesa la lampadina: perchè per isolare la barca dall'acqua devo tirarla fuori dall'acqua?
Basterebbe interporre tra la barca e l'acqua un mezzo isolante!
E allora potrei semplicemente passare un telo impermeabile (diaciamo di PVC) sotto la barca in modo da avvolgere completamente la chiglia fino ad arrivare sù per le murate all'opera morta. Tiro via l'acqua rimasta intrappolata ed il gioco è fatto.

Adesso la domanda:
Come tiriamo via l'acqua intrappolata tra il telo e la barca?

Vi aspetto numerosi.

mimmolo

Ciao, secondo me è meglio abbandonare questa soluzione e ritornare a pensare alla precedente soluzione...
Primo: perchè non mi sembra così semplice avvolgere una barca a vela con deriva (ebbene si, C'E' LA deriva) ed eliminare completamente l'acqua che si fermerebbe all'interno che, prevedo, sia un'esagerazione... Quindi entra in gioco anche il peso dell'acqua ferma tra il "telo" e lo scafo al mimento del sollevamento! E qui si parla di quintali non di etti!!!!!
Secondo: ammettiamo che riesci a trovare un metodo di svuotamento. Al primo temporale/acquazzone/pioggia avrai lo stesso problema di sopra perchè bene o male avrai infiltrazioni di acqua e stesso discorso anche solo con l'umidità dell'ambiente avrai della formazione di condensa tra i due strati...
L'unico modo per non avere infiltrazioni di questo tipo è mettere tutto sottovuoto in maniera che il telo aderisca perfettamente allo scafo e non si da modo di far passare neanche una piccola goccia ma... questo non mi sembra molto facile

Ciao Max.fer78,

Grazie anche a te per l'intervento.
Dunque, sono daccordo sulle difficoltà oggettive nel passare il telo sotto la carena con deriva.
Ritengo comunque che in due la cosa sia fattibile, basta che cominciando da prua e andando verso poppa due persone tirino il telo (a mezzo cime) percorrendo la barca per tutta la sua lunghezza. Si dovrebbe infilare il lato corto sotto la prua e tirarlo verso dietro. La deriva è comunque a pinna di squalo e quindi con un pò di sacrificio dovrebbe essere un problema superabile.
Certo hai ragione, non è facile.

In merito al problema dell'acqua, io non intendo sollevare il telo se non fino a farlo emergere leggermente dal pelo libero in modo che isoli l'acqua al suo interno dal resto dell'invaso. Non ci sono sollevamenti ma solo spostamenti d'acqua che secondo me si potranno fare facilmente, basta andare lentamente.
Una volta creata la vasca, intendo calare il tubo di una pompa nel "sacco" generato dalla deriva e cominciare a pompare acqua al di fuori.
I volumi d'acqua dipendono da quanta ne ho fatta fuoriuscire prima di azionare la pompa. E comunqie per riempire i due tubi in PVC (soluzione precedente) d'aria dovrei comunque tirar fuori la belezza di 3000 lt d'acqua.
Infine, in merito all'umidità e al sottovuoto, ti assicuro che tirar via l'acqua dall'interno significa non avere contropressioni, ovvero l'unica pressione agente sul telo sarà quella esercitata dall'acqua esterna e questa farà aderire perfettamente il telo alla carena. non c'è pericolo di infiltrazioni finchè all'interno non c'è acqua. inoltre, il sacco della deriva farà da contenitore dei pochi litri d'acqua che non riuscirò a toglier via. Per la pioggia, basterà avere un telo che vadi sù per le mura e sia rovesciato all'interno della barca. Così l'acqua non si infiltrerà.

Grazie del tuo intervento e se hai suggerimenti sulla soluzione precedente, fatti pure avanti! non l'ho mica abbandonata.
Adesso però non so dove trovare queti tubi in PVC, quelli che ho trovato costano 140 Eur a metro lineare... che sono tanti!

Mimmolo.