Manutenzione generale fuoribordo yamaha f 115 aet 4 tempi
isla (autore)
- 1/1
Questi sono alcuni consigli che personalmente ritengo fondamentali per salvaguardare il vostro motore.
Il motore in oggetto è un yamaha f 115 aet 4 tempi.
Foto 1: tappo scarico olio piede
Quando sostituite l’olio del piede fate molta attenzione al tappo in quanto alla sua estremità è posta una piccola calamita la quale attira verso di sè le finissime particelle di metallo che si formano normalmente durante l’uso del motore, attenzione però: esaminatele scrupolosamente, particelle più grossolane di metallo ben visibili a occhio sono i primi sintomi di grosse avarie future!
Foto 2: griglia presa mare di raffreddamento motore.
Controllatela sempre, non solo in occasione di rimessaggio, deve essere sempre ben pulita e non deve presentare rotture. Qualche corpo estraneo potrebbe essere risucchiato dalla pompa con probabile rottura della stessa. Se il piede viene lasciato immerso per tutta l’estate smontate la griglia, nel suo interno è possibile che si sia formato del corallino quindi pulire molto accuratamente.
Foto 3: anodo sacrificale (zinco)
Controllatelo sempre anche a metà stagione, se molto corroso sostituitelo.
n.b.fate attenzione a non verniciarlo mai, il suo effetto andrebbe annullato.
Foto 4: sistema trim
Verificate sempre le tenute evidenziate in rosso, ogni tanto una bella spruzzatina di lubrificante non fa mai male. Controllate se ci sono perdite d’olio.
Foto 5: correttore d’assetto–anodo sacrificale.
In questo punto puo’ essere che le correnti galvaniche risultino maggiori con conseguente corrosione della pinna. Arrivata a questo punto d’usura è bene sostituirla.
Foto 6: sensore d’allarme alta temperatura acqua motore.
Questo sensore rileva la temperatura dell’acqua in uscita del motore, è una termoresistenza , ovvero al variare della temperatura varia il valore di resistenza. Questo sensore puo’ essere semplicemente by-passato con una banale resistenza da 2.50 KOhm reperibile in qualsiasi negozio di elettronica. Attenzione pero’: da usarsi solo in caso di reale emergenza!! Senza questo si rischia di recare notevoli danni al motore. Eliminare eventuali tracce di ossido.
Foto 7 e 8: anodi a protezione del motore interno.
Questi piccoli zinchi servono a proteggere il circuito interno di raffreddamento del motore. Ce ne sono 3: 2 fra le candele e 1 in fondo alla piastra di scarico. Vanno controllati annualmente, basta immergerli nell’anticalcare e ritornano muovi, se molto corrosi sostituirli.
Foto 9: motorino d’avviamento.
Capita a volte che al momento dell’avviamento del motore non dia segni di vita, un banalissimo ma efficace rimedio è quello dare piccoli colpi al magnete evidenziato in rosso. Se siete fortunati riparte, al rientro smontatelo e fatelo revisionare!
Foto 10 e 11: prepompa benzina.
Smontatela e verificate la sua assoluta pulizia. Pulirla con un getto d’aria compresa. Fate molta attenzione alla membrana evidenziata in rosso, non deve presentare nessun segno d’usura: piccole crepe nella gomma sono i primi sintomi di rottura.
Foto 12: filtro benzina.
è di dimensioni piccolissime anche perchè si spera di avere un prefiltro e un decantatore a monte. Sostituitelo annualmente e fate molta attenzione all’o-ring che è evidenziato in giallo: ingrassatelo sempre prima di rimontare il tutto.
Foto 13 e 14: drenaggio acqua pompa benzina.
Questa piccola vite serve a drenare l’eventuale acqua depositata nel separatore della pompa principale della benzina. è d’obbligo ogni tanto svitarla di qualche giro, l’eventuale acqua esce senza particolari difficoltà. Fate attenzione a non svitarla del tutto,se vi cade pregate un santo per riavvitarla!
Foto 15: sensore pressione olio.
Questo sensore rileva la pressione dell’olio motore, l’unico modo per by passarlo è quello di collegare il suo cavo direttamente a massa. In condizioni normali (motore spento) il contatto è normalmente chiuso, si riapre ad una presione inferiore a 1,5 bar e da allarme.
Foto 16: cinghia distribuzione.
Chi non è pratico è bene che la guardi soltanto!! Controllate periodicamente la flessione della cinghia. Premete con un dito la cinghia al centro fra le puleggie: la sua flessione non deve essere superiore a 10 mm.se si supera il valore ritensionare tramite il galoppino evidenziato in giallo. Prima di riaccendere il motore verificate sempre se i riferimenti di fasatura corripondono facendo girare il motore a mano.
Foto 17 e 18: termostato.
Qui è collocato il termostato, ogni anno smontarlo e immergerlo nell’anticalcare per eliminare le incrostazioni. Verificate il suo funzionamento: immergetelo in acqua calda e da 50 a 60 gradi la sua apertura sarà totale. Tolto il termostato avete in bella vista l’interno del circuito di raffreddamento, avrete così un’idea della sisuazione incrostazioni. Come vedete a 370 ore di funzionamento e lavaggi fequenti non c’è nessuna traccia di depositi.
Foto 19 e 20: punti di lubrificazione.
Questi punti d’ingrassaggio sono fondamentali ma purtroppo dimenticati da tanti. Oltre ad ingrassarli in occasione di rimessaggio è bene ripetere l’operazione mensilmente in quanto è proprio durante l’estate che lavando l’imbarcazione e il motore l’acqua penetra più volte in queste zone andando a discapito della buona mobilità di tutti i movimenti del fuoribordo.
Foto 21: mozzo elica.
Guardate accuratamente il primo paraolio evidenziato in rosso, la sua sede è soggetta ad ossidare, leggeri rigonfiamenti fra la gomma e la sede sono i primi sintomi: sostituirlo al più presto possibile. Come vedete questo è già da sostituire.
N.b. usate sempre utensili adatti ad ogni situazione,eviterete di rovinare qualche particolare e soprattutto eviterete di farvi male!è bene sostituire sempre le eventuali guarnizioni,o-ring che vengono smontate.
Quando riavvitate una qualsiasi vite,ingrassatela sempre,sarete sicuri che non ossiderà mai!
By Isla
Il motore in oggetto è un yamaha f 115 aet 4 tempi.
Foto 1: tappo scarico olio piede
Quando sostituite l’olio del piede fate molta attenzione al tappo in quanto alla sua estremità è posta una piccola calamita la quale attira verso di sè le finissime particelle di metallo che si formano normalmente durante l’uso del motore, attenzione però: esaminatele scrupolosamente, particelle più grossolane di metallo ben visibili a occhio sono i primi sintomi di grosse avarie future!
Foto 2: griglia presa mare di raffreddamento motore.
Controllatela sempre, non solo in occasione di rimessaggio, deve essere sempre ben pulita e non deve presentare rotture. Qualche corpo estraneo potrebbe essere risucchiato dalla pompa con probabile rottura della stessa. Se il piede viene lasciato immerso per tutta l’estate smontate la griglia, nel suo interno è possibile che si sia formato del corallino quindi pulire molto accuratamente.
Foto 3: anodo sacrificale (zinco)
Controllatelo sempre anche a metà stagione, se molto corroso sostituitelo.
n.b.fate attenzione a non verniciarlo mai, il suo effetto andrebbe annullato.
Foto 4: sistema trim
Verificate sempre le tenute evidenziate in rosso, ogni tanto una bella spruzzatina di lubrificante non fa mai male. Controllate se ci sono perdite d’olio.
Foto 5: correttore d’assetto–anodo sacrificale.
In questo punto puo’ essere che le correnti galvaniche risultino maggiori con conseguente corrosione della pinna. Arrivata a questo punto d’usura è bene sostituirla.
Foto 6: sensore d’allarme alta temperatura acqua motore.
Questo sensore rileva la temperatura dell’acqua in uscita del motore, è una termoresistenza , ovvero al variare della temperatura varia il valore di resistenza. Questo sensore puo’ essere semplicemente by-passato con una banale resistenza da 2.50 KOhm reperibile in qualsiasi negozio di elettronica. Attenzione pero’: da usarsi solo in caso di reale emergenza!! Senza questo si rischia di recare notevoli danni al motore. Eliminare eventuali tracce di ossido.
Foto 7 e 8: anodi a protezione del motore interno.
Questi piccoli zinchi servono a proteggere il circuito interno di raffreddamento del motore. Ce ne sono 3: 2 fra le candele e 1 in fondo alla piastra di scarico. Vanno controllati annualmente, basta immergerli nell’anticalcare e ritornano muovi, se molto corrosi sostituirli.
Foto 9: motorino d’avviamento.
Capita a volte che al momento dell’avviamento del motore non dia segni di vita, un banalissimo ma efficace rimedio è quello dare piccoli colpi al magnete evidenziato in rosso. Se siete fortunati riparte, al rientro smontatelo e fatelo revisionare!
Foto 10 e 11: prepompa benzina.
Smontatela e verificate la sua assoluta pulizia. Pulirla con un getto d’aria compresa. Fate molta attenzione alla membrana evidenziata in rosso, non deve presentare nessun segno d’usura: piccole crepe nella gomma sono i primi sintomi di rottura.
Foto 12: filtro benzina.
è di dimensioni piccolissime anche perchè si spera di avere un prefiltro e un decantatore a monte. Sostituitelo annualmente e fate molta attenzione all’o-ring che è evidenziato in giallo: ingrassatelo sempre prima di rimontare il tutto.
Foto 13 e 14: drenaggio acqua pompa benzina.
Questa piccola vite serve a drenare l’eventuale acqua depositata nel separatore della pompa principale della benzina. è d’obbligo ogni tanto svitarla di qualche giro, l’eventuale acqua esce senza particolari difficoltà. Fate attenzione a non svitarla del tutto,se vi cade pregate un santo per riavvitarla!
Foto 15: sensore pressione olio.
Questo sensore rileva la pressione dell’olio motore, l’unico modo per by passarlo è quello di collegare il suo cavo direttamente a massa. In condizioni normali (motore spento) il contatto è normalmente chiuso, si riapre ad una presione inferiore a 1,5 bar e da allarme.
Foto 16: cinghia distribuzione.
Chi non è pratico è bene che la guardi soltanto!! Controllate periodicamente la flessione della cinghia. Premete con un dito la cinghia al centro fra le puleggie: la sua flessione non deve essere superiore a 10 mm.se si supera il valore ritensionare tramite il galoppino evidenziato in giallo. Prima di riaccendere il motore verificate sempre se i riferimenti di fasatura corripondono facendo girare il motore a mano.
Foto 17 e 18: termostato.
Qui è collocato il termostato, ogni anno smontarlo e immergerlo nell’anticalcare per eliminare le incrostazioni. Verificate il suo funzionamento: immergetelo in acqua calda e da 50 a 60 gradi la sua apertura sarà totale. Tolto il termostato avete in bella vista l’interno del circuito di raffreddamento, avrete così un’idea della sisuazione incrostazioni. Come vedete a 370 ore di funzionamento e lavaggi fequenti non c’è nessuna traccia di depositi.
Foto 19 e 20: punti di lubrificazione.
Questi punti d’ingrassaggio sono fondamentali ma purtroppo dimenticati da tanti. Oltre ad ingrassarli in occasione di rimessaggio è bene ripetere l’operazione mensilmente in quanto è proprio durante l’estate che lavando l’imbarcazione e il motore l’acqua penetra più volte in queste zone andando a discapito della buona mobilità di tutti i movimenti del fuoribordo.
Foto 21: mozzo elica.
Guardate accuratamente il primo paraolio evidenziato in rosso, la sua sede è soggetta ad ossidare, leggeri rigonfiamenti fra la gomma e la sede sono i primi sintomi: sostituirlo al più presto possibile. Come vedete questo è già da sostituire.
N.b. usate sempre utensili adatti ad ogni situazione,eviterete di rovinare qualche particolare e soprattutto eviterete di farvi male!è bene sostituire sempre le eventuali guarnizioni,o-ring che vengono smontate.
Quando riavvitate una qualsiasi vite,ingrassatela sempre,sarete sicuri che non ossiderà mai!
By Isla
Argomenti correlati