Spessore vetroresina

Ammiraglio di squadra I.S.
fran (autore)
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Ho letto in altro topic
Citazione:
Quello che posso confermare é che durante l’allestImento ho visto che le finiture, lo spessore delle laminazioni della vetroresina sia dello scafo che della console è veramente spesso e robusto per cui per il momento mi ha confermato le idee che avevo e le informazioni ricevute.
e ritengo che lo spessore della vetroresina non sia per se sinonimo di robustezza.
Non è una tecnobufa al 100% in quanto sicuramento lo spessore dei manufatti incide sulla robustezza meccanica, ma altrettanto sicuramente posso affermare che la tecnologia di produzione gioca un ruolo molto più importante.
Callegari Alcione 330 + WestBend 12
Artigiana Battelli 390 + Mariner 20
Callegari Ocean 46C + Top 700
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Nuova Jolly Prince 25' + Mercury 300 V8
Ammiraglio
Dada77
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- 2/21
Dipende se allo spessore della VTR corrispondono veramente molti strati di laminazione....

È cosa certa che, durante le laminazioni, la resina utilizzata per "bagnare" il tessuto deve essere ridotta alla minima quantità...

In sostanza un manufatto spesso 15mm con 4 laminazioni è meno robusto e resistente di uno con spessore 8mm ma con 8 laminazioni....

In sostanza non conta lo spessore ma la quantità e la grammatura dei tessuti utilizzati....
Daniele
La rinascita del Phoenix....
https://m.youtube.com/watch?v=T3creDbTP3M
https://youtu.be/dRLaLGarif0

La rinascita del Genesis....
https://youtu.be/iCkgnupbnDQ

La rinascita del Gaudium....
https://youtu.be/6Eq9UWFyWZM
Utente allontanato
Mailand
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- 3/21
certo che si ... ed incidono anche la trama e la composizione del tessuto utilizzato, la tipologia della resina impiegata, e la tecnologia di laminazione.
Un caro saluto al mio grande amico Ciccio!
Ammiraglio di squadra I.S.
fran (autore)
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- 5/21
Scusate, prima che si vada OFF TOPIC, chiarisco che non è lo spirito del topic confrontare diversi metodi / materiali / processi / percentuali di elementi.
E' ovvio che 4 strati di epossidica rinforzata con fibra di carbonio siano migliori di 8 strati di poliestere rinforzata con fibre di banana (non è una battuta) oppure che un eccesso o una mancanza di resina sia un fattore positivo o negativo, ma è altrettanto ovvio che la stessa resina con lo stesso contenuto di indurente con le stesse fibre possano portare a risultati anche di molto differenti se utilizzate diversamente.

Scusate il mio errore che cerco adesso di chiarire: con "diverse tecnologie di produzione" non intendevo confrontare i risultati ottenibili con diverse tecnologie, tessuti/mat/fibre longitudinali oppure epossidica/fenolica/poliestere ma intendevo confrontare i risultati ottenibili con lo stesso set-up con processo fatto a regola d'arte con adeguata conoscenza di caratteristiche parametri oppure alla carlona senza alcuna competenza tecnico/scientifica.
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Capitano di Vascello
alberto ang
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- 6/21
Facciamo allora una bella cosa !! Proviamo a chiedere ai cantieri lumi sui loro processi produttivi , vedremo anche delle risposte tipo , alla do coio coio ! Tradotto come viene viene !
l'Arca di Noè è stata costruita da dei dilettanti, il Titanic da dei professionisti .
Site Admin
VanBob
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- 7/21
Un "vecchio" volpone che conoscevo ripeteva sempre "è meglio un lavoro fatto bene che uno fatto male, a prescindere dal sistema utilizzato".
Lo ripeteva SEMPRE quando il discorso verteva sulla scelta del processo di lavorazione e sulla quantità di materiale impiegato.
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Comune di 1° Classe
poty
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- 8/21
a proposito di "vecchio" molti dicono che gli scafi di una volta (parlo per lo più di barche) tipo anni 70-80 massimo 90, usavano composti che oggi nn vengono più usati per questioni ambientali e altro. è vero che questi scafi, a parità diciamo di "lavoro fatto bene" sono di fattura decisamente migliore degli scafi degli yatch moderni? (ovviamente si intende barche di medesima categoria tipo 11 metri anni 80 e 11 metri 2024)
Capitano di Vascello
alberto ang
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- 9/21
Meglio o peggio non ti saprei dire.

Di sicuro oggi ci sono materiali che se utilizzati a dovere consentono di avere un manufatto al top della qualità.

Realizzare uno scafo in epossidica e fibre di ottima qualità permette di ottenere un prodotto che non risente dell'osmosi , leggero e resistente.

Certamente il costo di una resina epossidica è maggiore di una vinilestere ma il risultato non è paragonabile.
l'Arca di Noè è stata costruita da dei dilettanti, il Titanic da dei professionisti .
Capitano di Vascello
sergetto
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- 10/21
Mah...
In passato si usava la poliestere ortoftalica fondamentalmente perché costava poco, è facile da usare e ha qualche altro vantaggio. Proprietà meccaniche modeste.
Non un campione rispetto all'assorbimento di acqua e quindi problemi di osmosi se il gelcoat non fa bene il suo dovere. Realizzazioni non leggerissime.

Oggi le imbarcazioni di qualità utilizzano la vinilestere che offre proprietà meccaniche superiori, ma costano di più.

Le epossidiche sono superiori a tutte le precedenti in tutto, ma costano ancora di più e richiedono superiore capacità di lavorazione.
In genere si utilizzano con fibre ad alto modulo per applicazioni particolari.

Per rispondere alla domanda/affermazione sulla superiorità delle realizzazioni di mezzi del passato, direi proprio di no.
Sailornet