La lentezza esasperante delle barche a vela [pag. 3]

Sono certo che la navigazione su foil sarà presto più che diffusa anche nella piccola nautica da diporto.
Molti sono i progetti in cantiere, ne vedremo di belle.

Bracci e appendici esposte tipo americas CUP nella realtà sono veramente pericolosi e generano un rischio di urto con qualsiasi cosa attorno non da poco. Inoltre se non ci sono le condizioni di vento precise e di onda non si riesce a navigare (ad esempio nelle regate della americas CUP con i regolamente attuali le barche possono gareggiare tra i 7 nodi e i 21 nodi di vento altimenti la gara è stoppata) e la navigazione è molto meno confortevole nella realtà a causa delle forti frenate che si hanno ad ogni impatto con le onde.
Io personalmente credo che ci poossono essere delle belle innovazione con i foil anzi si trovano già sui catamarani a motore tipo insetta (un catamarano del genere magari più piccolo 24 piedi sarebbe un bel sogno)

dove i foil sono protetti e meno esposti rispetto ad aliscafi classici. Non ho mai navigato su mezzi del genere ma dai video, sembra che stiano su dei binari anche in mare formato (questi Insetta sono barche da pesca). Credo che quindi nella nautica diciamo dai 5 10 mt le grandi innovazioni foil si possono avere solo su catamarani.
Piazzare su una barca un'appendice con un foil attaccatto con è un' opzione allettante.

Le appendici di luna rossa sono tali proprio perché trattasi di barca a vela che deve bilanciare l'enorme spinta laterale data dalle vele.
Nelle barche a motore non c'è bisogno che i foil siano a sbalzo laterale, è sufficiente che siano sotto la carena quindi pericoli in quel senso non ne vedo.
Inoltre, limiti non ce ne sono e anche la navigaizone è infinitamente più confortevole non essendoci praticamente contatto tra carena e onde.

Sono ormai molti i mezzi a motore che li utilizzano, alcuni sperimentali ed altri in commercio.

Certo sono d'accordo. Parlavo di qualsiasi appendice che spunta anche di poco sotto lo scafo (almeno una 50cm per un foil sono il minimo per poterlo installare) la reputo una soluzione poco pratica, che porta più rischi dei benefici che si possono avere su un'imbarcazione classica da diporto. La navigazione in mare poco formato o lago su un foil è incredibile (a dire vero il confort lo abbiamo anche su scafi classici quando non c'è onda), ma appena spuntano delle onde diventa veramente poco gradevole. È un grosso limite anche in termini di sicurezza delle persone a bordo. Con i catamarani la grossa differenza è data dal fatto che i due scafi possono essere progettati con V molto profonde che limitano parecchio questo difetto e le appendici sono sviluppate lateralmente a centro barca piuttosto che verticalmente.

Forse stiamo parlando di due cose diverse.
Non capisco nemmeno cosa c'entra la forma della carena con il comfort se in navigazione essa è totalmente fuori dall'acqua.

Provo a spiegarmi meglio , parlo qualitativamente.
Siamo d'accordo che se c'è mare piatto il confort di navigazione con i foil è ottimo, si è su dei binari, con barca classica planante altrettanto ma non al livello del foil.
Sempre qualitativamente quando c'è onda, mezzo metro diciamo, e tale onda non tocca la carena della barca con foil, il confort è nettamente migliore, quello della barca classica planante un po' meno.
Quando ci sono onde tali da impattare la carena, un metro diciamo (e non si parla di onde altissime) il confort del foil peggiora di molto, può portare anche a situazioni rischiose, brusche frenata. Quello della barca/gommone in linea generale peggiora (ma dipende dagli scafi).

Eh, ma infatti l'obiettivo è navigare sempre al di sopra delle onde. Certo che anche questo modo avrà dei limiti imposti dall'architettura del natante.

A luna rossa ieri nella strambata hanno sbagliato nel correggere il trim del timone e si sono ingavonati rompendo i fairing a centro barca. I pochi metri sono andati da 50 nodi a zero, una bella frenata diciamo, i video parlano da soli si sente anche il botto . Quello sono velocità estreme nel diporto non le raggiungiamo, ma è significativo di cosa comporti un impatto di una barca in volo con il mare. Ma mettiamo caso che con la mia barchetta sto navigando bello contento a 20 nodi. Davanti un bel traghetto che mi fa una bella onda facile facile da un 1 m. Ci passo bello diritto tutti facciamo un "saltone" con un bel oooooh, ma nessuno è volato in mare. Con una barca con foil, sei completamente staccato dal pelo libero e la tua barca non segue il moto ondoso e se l'altezza è sufficientemente alta l'impatto può essere veramente brutto. Anni fa presi un piccolo aliscafo in Danimarca e i posti a sedere avevano le cinture di sicurezza. Viaggiava a 30 nodi.

Pensavo, pur sapendo ben poco di idrodinamica: normalmente sui gommoni per planare con poca potenza si appiattiscono le carene, col risultato che meno si consuma e più si batte forte. Sarebbe possibile montare dei piccoli foil arretrati, non per sollevare completamente la carena ma solo per aumentare la portanza in planata? In quel modo mi verrebbe da dire che si potrebbe navigare con carene più marine, con V più profonde, che però non sarebbero così avide di benzina in planata. O no?

Si certo Luca quello è il principio, ma per stabilizzare la barca/ gommone di foil ne dovresti avere due, uno a proravia e uno a poppavia del baricentro. Quello che sostengo, sempre se non sono troppo OFF TOPIC, è che i foils nei catamarani non solo danno un confort di guida veramente migliore ma funzionano in maniera virtuosa con mare formato e in mare piatto. Con mare formato i foils ammortizzano il beccheggio. In mare piatto i foil danno portanza e i consumi sono nettamente migliori. Si parla di grosse percentuali di guadagno a parità di lunghezza. Per non parlare della stabilità alla fonda, ma questo non c'entra con i foil. È per quello che dicevo che i catamarani con i foil hanno un possibile sviluppo nel diporto nelle lunghezze di cui parlavo.
E intanto INEOS per tornare on topic, ce l'ha fregata questa di regata, peccato.