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La verità del TAR sul porto turistico di Campomarino

2006-06-10 04:37:49
La situazione inerente la gestione del porto turistico di Campomarino è arrivata a una definizione con la sentenza del Tar Molise, che ha dato ragione per la terza volta al Comune di Campomarino sul ricorso presentato dalla ditta Marina Ca'.

I giudici hanno confermato la legittimità della procedura per la costituzione della società mista attuata dall'Amministrazione, rappresentata dall'avvocato Pino Ruta. Si invia in allegato la lettura di alcuni passi particolarmente significativi della sentenza con le note del legale.


LA VERITA’ SUL PORTO TURISTICO DI CAMPOMARINO
Con sentenza n. 455/2006 il TAR Molise ha stabilito quanto segue.

A pag. 16 della sentenza si legge : “...8 – La revoca in questione è motivata in primo luogo sotto il profilo formale: la scelta del project financing e tutti gli atti della relativa procedura posti in essere dall’Amministrazione e con la stessa ritirati (in particolare le delibere 26.06.2001, n. 159, 27.11.2001, n. 268 e14.12.2001, n. 300) provengono dalla giunta municipale, organo incompetente, essendo invece competente il Consiglio comunale, ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267...”.

Segue pag. 18: “ ...La scelta posta in essere in precedenza ed obliterata e sostituita con altra diversa con i provvedimenti gravati attiene ad un’attività latamente discrezionale dell’Ente locale, che incide su profili organizzativi, di indirizzo ed economici, tutti attentamente valutati dal competente organo consiliare...”.

Segue a pag. 19:” ...E’, pertanto, evidente che la Giunta municipale non era certo l’organo competente al riguardo e che correttamente è poi intervenuto il Consiglio comunale, munito invece della necessaria competenza.
10 – Ma la revoca risulta articolatamente motivata sotto molteplici altri profili, che mettono in rilievo la sussistenza dell’interesse generale a rimuovere tutti gli atti della procedura di project financing fino a quel momento adottati ed a muoversi secondo una direttrice differente...”

Segue a pag. 20:”...La costituzione di una società mista permette all’Amministrazione comunale di entrare nella gestione del porto, rispetto alla quale sarebbe risultata invece estranea nel caso in si fosse attuata la concessione diretta proposta dalla ricorrente...”.
Segue a pag. 21:”...La presenza stabile di rappresentanti del Comune in seno ai due organi di amministrazione e di controllo consente un miglior perseguimento dell’interesse generale, mentre con la modalità alternativa della concessione si sarebbe garantito unicamente il soddisfacimento dell’interesse privatistico della ricorrente Marina Cà..... è chiaro che gli utili che si fossero determinati con la gestione in regime di concessione sarebbero stati percepiti interamente dalla Marina Cà, con nocumento dell’interesse generale anche sotto quest’ultimo profilo. Il bando della relativa gara, indetta con determinazione del Responsabile dell’Ufficio tecnico del Comune 6.9.2005, n. 130, allegato a quest’ultima. risulta ancora più esplicito sul punto”.

Segue a pag. 23:” Risulta, perciò, chiaro il perseguimento dell’interesse generale anche sotto l’aspetto economico..”.

Segue a pag. 24 e 25:”...E’ palese che la proposta di project financing risulta del tutto snaturata, atteso che proprio l’attribuzione della concessione trentennale della gestione del porto in parola rappresentava in sostanza la contropartita garantita alla Società rispetto al finanziamento dei lavori di completamento dell’infrastruttura stessa. In altre parole, non si comprende come si potesse mantenere in vita la proposta della Marina Cà, senza la concessione trentennale, della stessa parte integrante....
15 – In primo luogo occorre sottolineare il lungo lasso di tempo trascorso dall’instaurarsi della suesposta situazione ibrida senza alcun tipo di intervento, il che è tanto più rilevante se si tiene conto della tempistica molto stringente dettata in tema di project financing dalla L. 11.2.1994, n. 109, e, segnatamente, dagli artt. 37bis e seguenti di detta legge, come si esaminerà più approfonditamente nel prosieguo della presente disamina. Deve, altresì,considerarsi che l’organo che ha adottato la delibera in parola non era fornito della necessaria competenza al riguardo, atteso che lo stesso, per il carattere temporaneo e transitorio che lo connota, oltre che per l’ovvia assenza dell’investitura popolare propria invece degli organi politici, è chiamato unicamente a svolgere funzioni e compiti di ordinaria amministrazione, senza possibilità, perciò, di incidere su scelte politiche come quella di specie...”.

Segue a pag. 26: “ ... Solo con la delibera 31.5.2005, n. 24, per la prima volta si è legittimamente espresso l’organo competente in materia, integrato appunto dal Consiglio comunale....
17 – Deve ancora tenersi presente che la situazione di stallo venutasi a creare faceva ulteriormente venir meno ogni possibilità di affidamento in capo alla Marina Cà...”.

Segue a pag. 31:” ... Al riguardo si rimarca come dapprima, con il project financing, vi era, da parte del Comune, un totale disinteressamento rispetto all’esercizio del servizio, conseguente alla sua totale estromissione dalla gestione, e l’unica operazione voluta era la realizzazione delle opere, oggetto dello stesso project financing, con la costituzione della società si pone in primo piano la gestione del servizio portuale e delle attività di ristorazione e ludiche connesse, con cui i proventi vengono finanziate le medesime opere cui le stesse risultano funzionali...”.

La sentenza e le frasi sopra riportate contenute nella stessa si commentano da sole, avendo, in conclusione, il Giudice amministrativo riconosciuto che l’Amministrazione comunale di Campomarino rappresentata dal Sindaco, Prof.ssa Anita Di Giuseppe:
ha operato nel rispetto della piena legittimità e soprattutto nel rispetto dell’interesse generale, anche economico dell’Amministrazione;
ha posto fine ad una procedura ibrida ed illegittima, che era stata posta in essere dalla precedente Amministrazione senza il rispetto delle competenze del Consiglio comunale;
ha superato in solo un anno dal proprio insediamento una situazione di stallo che durava da circa cinque anni.

Ufficio stampa Comune Campomarino

Fonte: http://www.altromolise.it/notizia.php?argomento=termoli&articolo=18752