Ristrutturazione e modifiche su fondo piatto di una barca: come posso procedere?

Ciao a tutti,dopo il mio primo post inserito dove chiedevo info sull'acquisto di un gommone per la pesca in fiume,ho dirottato il mio interesse su una vecchia barca abbandonata a se stessa in un pontile sul fiume Po.
Nel mese di gennaio ho iniziato i lavori di ripristino e modifica della parte interna(con non poche sorprese ed imprevisti)ed ora che gli interni sono finiti,ho girato la barca per completare il lavoro.
Se,per quanto riguarda la sistemazione interna avevo le idee chiarissime,è vero l'opposto per le lavorazioni che dovrò eseguire sull'esterno,dubbi su dubbi,per questo chiedo aiuto a voi sperando che qualcuno abbia le idee chiare in materia,o perlomento possa aiutarmi ad arrivare ad una conclusione.
Premetto che sono totalmente inesperto in materia e tendenzialmente mi esprimerei utilizzando la parola "coso" o "cosa" in riferimento a quelle parti della barca di cui non conosco il nome....praticamente tutto!
Abbiate pietà di me e spero di imparare anche qui ad esprimermi correttamente.
Veniamo al dunque,la barca in questione è la seguente:
La vedete ormeggiata al pontile così come l'ho trovata.

Messa sul carrello e portata a casa ho notato subito che la barca aveva il fondo si piatto ma nella parte posteriore saliva pescando meno acqua rispetto alla parte centrale,come se fosse fatto ad "U".
Vi metto una foto per spiegare meglio il concetto dove potete vedere la linea del pescaggio della barca:

Sullo specchio di poppa,con motore montato,la linea di galleggiamento è a 4cm dal fondo della barca,mentre nella parte centrale è 8cm.
Una volta capovolta e appoggiata una riga sul fondo la barca è come fatta nel disegno 2:

ovviamente il disegno è un pò esagerato ma tanto per farvi capire...
Che tipo di scafo è? Ha un nome questo tipo di costruzione?


Tenendo in considerazione questo particolare,che nella mia ignoranza reputo fondamentale ai fini delle scelte che dovrò fare successivamente,passo alle domande successive,ovvero le modifiche che dovrò apportare alla parte sottostante.
come prima cosa,ho notato che la barca era stata fatta molto in economia,quindi utilizzo di poco materiale,lo strato del fondo flette ad una pressione con le dita in molti punti.
Anche se la barca ha navigato per molti anni in queste condizioni senza dare problemi,io la voglio rinforzare,quindi applicherò uno starto di stuoia su tutto il fondo.
Il fondo della barca ora si presenta così:

questo pezzo(ha un nome??)è completamente danneggiato e lo dovrò rimuovere:

Una volta rimosso dovrò procedere con il lavoro vero e proprio,la causa per cui ho aperto il post.
Volendo rinforzare ulteriormente il fondo,vorrei installare delle piccole derive (se sapete il loro nome corretto ditemelo per cortesia)come ho visto su alcune barche autocostruite in america o su alcuni modelli commerciali.
Punto primo: La parte che ho precedentemente rimosso la creo nuovamente,la domanda è,la posso allungare? Se si fino a quanto?O ne posso fare a meno?

Una volta stabilito come fare la prima parte,passiamo alle "piccole derive" che vorrei montare.
Quante?come devono essere?Che funzione svolgono?
Alcune idee che mi sono venute sono queste:

Ovviamente ho solo appoggiato dei listelli che avevo in casa per farvi capire meglio che cosa intendo,la disposizione sarebbe più o meno giusta,la lunghezza meno.

come detto in precedenza,avevo visto delle barche a fondo piatto che montano soluzioni simile:

In base alle caratteristiche del mio scafo,qualcuno può aiutarmi a capire qualcosa?Magari sapere anche che funzione svolgono queste "derive" in modo da installarle tenendo in considerazione il lavoro che andranno a svolgere.
Grazie

Grazie

Qualche buon anima che può aiutarmi c'è?

Scusate l'insistenza,qualcuno che possa aiutarmi c'è? Almeno che abbia una minima idea della disposizione delle piccole derive e la loro funzione,anche solo un parere,un'idea....

ma sei sicurea che la barca era abbandonata e con il motore installato? per quanto riguardano i "pattini" cosi' si chiamano hanno dei pro e dei contro di solito la loro dimensione e quantita' da installare si calcola o con delle formule (progetto) oppure e' dettata dall' esperienza di chi costruisce la barca, su carena cosi' piatta io ricostruirei quello che gia' c' era e ne aggiungerei 2 come da opzione "2" che tu stesso hai messo, ovviamente la sezione non va' bene quadrangolare ma i listelli dovranno essere tagliati a sezione triangilare in modo da fare meno attrito con i filetti fluidi dell' acqua.

p.s. questo e' solo un mio parere non sono un ingegnere ma ho solo studiato costruzioni navali per il diploma di maturita tecnica nautica, ICAB per il lavoro

Così, a naso, senza saperne nulla, direi che la derive servono a mantenere un minimo di direzionalità, in presenza di una carena perfettamente piatta e liscia. Fossi in te, considerato l'uso esclusivamente fluviale e lacustre a cui è destinata la barca rifarei quella che dici essere deteriorata, e quindi proverei a vedere come si comporta la barca. In caso di difficoltà se ne può riparlare.
Mi verrebbe da pensare, sempre a naso, che più derive ci sono e più la barca tenderà ad andare diritta, (seguendo la corrente, perchè l'acqua del fiume si muove);per contro saranno invece maggiori gli sforzi necessari per farla virare,(ma non so di quanto, non molto credo)

avevo letto che i c.d. pattini oltre che a direzionare servono ad irrigidire la struttura del fondo della carena risparmiando materiale sulle altre parti (a tutto vantaggio del peso minore) e a deflettere l'acqua per evitare che salga in tutte le direzioni. Attendo pareri dei più esperti

@ balisarda1 non fraintendere,la barca aveva un propietario,non l'ho rubata,era semplicemente abbandonata a se stessa in quanto da diversi anni non veniva più utilizzata.Comunque pattini....ho già imparato qualcosa,grazie!

Oggi ho fatto sabbiare completamente lo scafo in quanto il gelcoat era notevolmente deteriorato in alcuni punti,mentre in altri si staccava letteralmente dalla vetroresina e sono emerse molte sorprese:il fondo della carena si presenta in alcuni punti molto sottile e flette ad una minima pressione,questo è appoggiato ad una struttura in legno.composta da due travetti lunghi quanto la barca e da altre traverse che vanno da un lato all'altro(scusate il termine non corretto,spero abbiate capito e se conoscete i termini corretti,correggetemi pure).
Ora ho intenzione di rivestire nuovamente tutto lo scafo con 2 strati di mat 600 e 450 e infine coprire il tutto con 3 mani di gelcoat.
Inizialmente avrei voluto fare come ha suggerito mezzo barcaiolo,ovvero lasciare tutto così com'è,sostituendo solo la parte danneggiata,ma così facendo ho come l'impressione che la barca in virata si comporti come un sasso lanciato sull'acqua,ovvero scivoli senza riuscire a virare bene.
Dopo la ricopertura con la fibra di vetro ho quindi intenzione di installare i pattini,in modo da rivestirli a loro volta di fibra di vetro in modo da fare corpo unico con la carena.
Questo anche per aumentare la robustezzza dello scafo e mi fa piacere leggere che i pattini servono ad irrigidire la struttura di fondo,io ne ho estremo bisogno!
Al momento,andando a naso,sarei propenso ad installare 4 derive oltre a quella di prua,due alte 4,5cm di forma trapezoidale come da opzione 3 e due alte 3cm sempre trapeziodali come l'opzione 2.
Le due derive più grandi sarebbero montate in corrispondenza dei due travetti lunghi quanto la barca,mentre invece quelle più piccole le vorrei montare a 20cm dal bordo,proprio dove il fondo flette maggiormente.
Domani vi inserisco alcune foto per spiegarmi meglio.
Intanto grazie mille per l'interessamento,spero mi aiutiate ad eseguire un lavoro sensato.

Anche io su di una vecchia barca da pesca in Po avevo modificato i pattini che normalmente servono per direzionare ecc ecc ....

Aiutandomi con del compensato marino avevo aumentato del doppio l'altezza degli stessi perchè durante le varie fasi di pesca la barca "sconchinava" come si dice dalle mie parti , essendo stretta quei pattini mi creavano quella resistenza che non faceva dondolare la barca con il rischio di finire in acqua tu e il siluro

Di contro hai che nei sabbioni di Po ,specialmente se carico per la notte ti insabbi e alla mattina se è calato ti tocca spingere non poco
Se trovo qualche foto della vecchia barca te la mando

scusami non volevo insinuare che l' hai rubata... ma quando ho letto "abbandonata a se stessa" mi ha fatto pensare che l' hai trovata in completo abbandono che ci puo' pure stare purche non ci sia un motore con tanto di matricola e libretto.

Oggi sono riuscito a fare un po di fotografie.
Questa è la barca dopo la sabbiatura per la rimozione del gelcoat

inutile dire che sono emersi un sacco di piccoli problemi,primo di tutti questo:

pensavo che il pattino anteriore fosse stato applicato dopo la realizzazione del fondo ed invece è stato fatto insieme...adesso mi trovo una bella apertura!
Non fate caso al materiale giallo all'interno perchè l'ho inserito io successivamente,in realtà sarebbe vuoto.

Ora vorrei tornare a chiedervi info sui pattini,intanto ve li presento:

sono realizzati in compensato marino,quello più alto è da 4,5cm mentre l'altro è 3cm,sono di forma trapeziodale.
Dando per scontato che il pattino anteriore verrà ripristinato completamente con quello nuovo dopo la chiusura del taglio che adesso mi trovo,vorrei capire come sistemare gli altri due.
Particolare che mi sono dimenticato di dirvi è che la barca presenta sul fondo una struttura fatta di travetti di legno(posso chiamarli madieri o sbaglio?)
scusate la bassa qualità del disegno ma spero capiate:

Ogni 60cm c'è un travetto in legno (disegnati in viola) largo quanto lo scafo e a distanza di 40cm dal bordo su entrambe i lati ci sono altri travetti da 60cm (disegnati in rosso).
Io a sentimento monterei i due pattini da 4.5cm esattamente a 40 cm dal bordo.in corrispondenza dei travetti disegnati in rosso,in questo modo:

ovviamente saranno più lunghi verso la parte anteriore,quelli che ho appoggiato sono solo dei pezzi da 240cm
così facendo ho però un problema:la parte che sta tra il bordo e il primo pattino,sarà soggetta maggiormente ad urti(legni in navigazione,salita e discesa dalla barca su spiaggia ecc...)
Nel disegno ho allungato virtualmente i pattini e la zona contornata di giallo è quella che vorrei proteggere maggiormente.

ho quindi pensato di inserire i due pattini più piccoli(quelli da 3cm)in questo modo(ovviamente allungandoli)in questo modo:

la parte in giallo dovrebbe essere sufficentemente protetta dai pattini laterali e anteriore:

Cosa ne pensate?
Meglio mettere i pattini più grandi all'esterno e i piccoli all'interno?
Per un maggiore rinforzo meglio 4 o solo 2?
Ho due settimane di tempo per ricavare informazioni utili,dopodichè dovrò procedere al montaggio,se potete aiutarmi vi ringrazio anticipatamente.