Alimentare due batterie con un pannello solare. Quesito.

Sottotenente di Vascello
lucap (autore)
Mi piace
- 1/12
Ho deciso di montare un pannello solare sulla mia barca. La barca dispone di due batterie collegate ad uno staccabbatterie. Tramite lo staccabbatterie posso mettere le batterie in parallelo o farne funzionare solo una alla volta.
Escudo sempre il collegamento in parallelo e tengo attaccata sempre una sola batteria. La batteria utilizzata serve sia come batteria servizi che come batteria motore. Le batterie sono uguali di 74 ampere ciascuna.
Per ovvi motivi preferisco avere sempre le due batterie cariche. Più di una volta mi sono trovato in difficoltà con una batteria ma avendo l'altra carica sono sempre riuscito ad ovviare ad ogni problema.
Avendo deciso di installare il pannello, forse con troppa fretta ed ahimè Sbellica non essendomi ben documentato a priori, ho deciso di acquistare un pannello solare da trenta watt ed un regolatore di carica. Il regolatore di carica intelligente però ha una sola uscita per alimentare solo una batteria.
Adesso, ma solo adesso, so che in commercio esistono regolatori di carica con due uscite per alimentare due distinte batterie.
Per ovviare a questa mia distrazione, dovuta alla fretta di acquistare, ho deciso di alimentare ugualmente entrambe le batterie interponendo però all'uscita diretta alle batterie due diodi di media potenza come raffigurato nello schema sotto riportato.

Alimentare due batterie con un pannello solare. Quesito.


I due diodi avrebbero il duplice scopo di evitare di mettere le due batterie in parallelo e quello di evitare, benchè questa funzione è già insita nel regolatore di carica intelligente, di impedire che le correnti di ritorno alimentino il pannello solare.

Certamente so che potevo comprare un regolatore di carica con due uscite per due batterie, come so pure che ne potrei alimentare una alla volta, magari caricandole alternativamente una a settimana. So pure che il pannello probabilmente ha una potenza troppo bassa per caricare entrambe le batterie alla loro massima capacità, ma non avendo consumi particolarmente gravosi, in questo momento quello che mi interessa e che le due batterie ricevano qel minimo di carica per essere mantenute entrambi efficienti.

Chiedo agli esperti del settore se, in linea di principio, tale schema possa andare o meno bene per caricare entrambe le batterie e, conseguentemente quali rischi potrei correre, ovvero se possa anche lontamnete sussistere un problema di sovravccarica o di surriscaldamento o altro.

Grazie a chi mi vorrà rispondere e darmi consigli.
Pesce grosso mangia pesce piccolo !!!
Esca grossa pesce grosso !!!
Comune di 1° Classe
salvoct90
Mi piace
- 2/12
Ciao, sono perito in elettronica e telecomunicazioni, lo schema dovrebbe andare ma se puoi darmi più informazioni potrò darti più risposte. Vedi se riesci a trovare i seguenti dati:
Tensione di Carica [carica batterie]
Corrente di Carica [carica batterie]
Qualche specifica sul regolatore di carica.

Comunque credo che tutti i motori nautici come quelli delle auto hanno l'alternatore che ricarica la batteria quando il motore è in funzione. Se la batteria che tieni di riserva è in ottimo stato e di ottima qualità anche dopo un anno dovrebbe mantenere la carica, anche se quella che tieni già montata nemmeno dovrebbe scaricarsi, tranne che hai delle dispersioni nel impianto. Comunque consiglio a tutti di staccare il polo positivo dalla batteria prima di posarla nella rimessa per lunghi periodi e di controllare sempre lo stato dell'acqua nella vostra batteria.
Site Admin
VanBob
Mi piace
- 3/12
Lo schema da te postato potrebbe funzionare ma il diodo in serie al positivo provocherà una caduta di tensione pari a circa 0,7 V e potrebbe impedire al regolatore di autoregolare la carica.

Devi quindi verificare che:

1) il regolatore abbia la possibilità di essere tarato in modo da elevare la tensione in uscita di 0,7V
2) - IMPORTANTE - se il regolatore è automatico, ovvero se misura la tensione della batteria invece della corrente assorbita, non potrà più autoregolarsi a causa del diodo che impedirà detta misurazione.
Aiutaci a sostenere Gommonauti.it, acquista i tuoi prodotti di nautica a questo link
Sottotenente di Vascello
lucap (autore)
Mi piace
- 4/12
Innanzi tutto grazie per le gentili risposte e consigli. Razz
Dopo alcuni giorni di funzionamento di questo schema ho potuto constatare felicemente che le batterie sono sempre assolutamente cariche. Ho in diverse circostanze misurato ai poli una tensione ormai stabile di 12,71 volt, il che vorrebbe dire che si sono caricate.
Il regolatore di carica i primi due giorni di funzionamento aveva il led verde di stato di carica acceso che da manuale dell'apparecchietto vorrebbe dire che la carica stava avvenendo regolarmente. Preciso che la tensione misurata prima dell'applicazione del "sistema" con strumento digitale era: su una batteria di circa 12,61, sull'altra di 12,58; dopo due giorni di funzionamento la luce verde non accendeva più mentre lampeggiava una lucina che sembra giallo arancione. A tal punto ho misurato la tensione delle batterie rilevando appunto, in più occasioni, che entrambe le batterie hanno ai loro poli una tensione di 12,71 volt. Il motore parte all'istante e l'ecoscandaglio acceso, che durante la messa in moto ogni tanto si spegneva, adesso regge benissimo.
Penso proprio che funzioni.
Fornisco in ogni caso le risposte. Ogni miglioramento può essere utile anche per gli altri.

salvoct90 ha scritto:
Ciao, sono perito in elettronica e telecomunicazioni, lo schema dovrebbe andare ma se puoi darmi più informazioni potrò darti più risposte. Vedi se riesci a trovare i seguenti dati:
Tensione di Carica [carica batterie]
Corrente di Carica [carica batterie]
Qualche specifica sul regolatore di carica.

Comunque credo che tutti i motori nautici come quelli delle auto hanno l'alternatore che ricarica la batteria quando il motore è in funzione. Se la batteria che tieni di riserva è in ottimo stato e di ottima qualità anche dopo un anno dovrebbe mantenere la carica, anche se quella che tieni già montata nemmeno dovrebbe scaricarsi, tranne che hai delle dispersioni nel impianto. Comunque consiglio a tutti di staccare il polo positivo dalla batteria prima di posarla nella rimessa per lunghi periodi e di controllare sempre lo stato dell'acqua nella vostra batteria.



Le batterie reggevano benissimo, il problema era che ogni tanto mi scordavo qualcosa acceso. Inoltre ho due pompe di sentina automatiche che durante la pioggia lavorano egregiamente e che ovviamente consumavano corrente durante lunghi periodi di pioggie buttandomi giù una delle due batterie. Inoltre ho cambiato una delle due batterie (per vecchiaia) comprandola nuova. con questo sistema vorrei anche evitare fenomeni di solfatazione.
Fornisco i dati richiesti.
Le batterie sono di 12 volt ciascuna, 75 ampere, il regolatore di carica ha queste caratteristiche:

Regolatore di carica PWM da 10A
Protezione elettronica contro sovraccarico, cortocircuito, overvoltage e inversione polarità del pannello e batteria.
Potenza modulo fotovoltaico: fino a 120 Watt
Tensione nominale 12 V /24 V
Corrente nominale: 10 A
Corrente di autoconsumo: < 5 mA
Peso: 300 g
Compensazione di Temperatura: -4mV/°C/Cell
sensore esterno di temperatura


Per Vanbob
Ti ringrazio moltissimo per i suggerimenti. In effetti i miei dubbi riguardavano proprio la seconda delle tue osservazioni, ma al momento il problema sembra non sussistere anche se il regolatore di carica mi sembra proprio del tipo automatico. Probabilmente carica solo nella ora di maggior luce in cui la tensione erogata è massima. Ma per me può bastare. Exclamation

Grazie.
Pesce grosso mangia pesce piccolo !!!
Esca grossa pesce grosso !!!
Guardiamarina
mr.blunt
Mi piace
- 5/12
Buon giorno a tutti ,

dopo 18 giorni di mare mi sono accorto di avere dei problemi alle batterie ,
ho 3 batterie , due per i motori e 1 per i servizi , si ricaricaricano tutte con il moto dei motori .
i miei problemi sono sorti quando navigo poco e per poca distanza 3-4 miglia , la batteria dei servizi non ricarica abbastanza ... e quindi nel mezzo del pomeriggio il frigo non raffredda piu ( si scollega automaticamente perche la batteria va in " riserva " ...
premetto che capisco poco di batterie , impianti elettrici etc... pero un bel pomerigio mi è sorta una bella idea mentre mi scolavo una bella birra bollente ( il frigo mi aveva mollato gia da 3 ore ) , e se montassi un bel pannello solare sopra il t-top in modo che quando mi fermo per 5-6 ore in baia non uso le batterie ma utilizzo il pannello solare come fonte di energia per alimentare in sequenza frigo - radio - gavone del sedile di poppa ( ebbene si alza elettricamente ) doccia ?? secondo voi è fattibile con costi contenuti oppure è mera fantasia ?


grazie del consiglio
Sottocapo
xxlelexx
Mi piace
- 6/12
Ciao a tutti Smile
una curiosità, i fili di collegamento per le batterie e quelli dal pannello al regolatore da quanto li hai messi? Question
Sottotenente di Vascello
lucap (autore)
Mi piace
- 7/12
Scusa il ritardo con cui ti rispondo ma solo ora mi sono accorto del tuo post.
I fili sono da 4mm compresa la calza.
Ne approfitto per precisare che fino ad oggi il circuito non ha dato nessun problema.
Pesce grosso mangia pesce piccolo !!!
Esca grossa pesce grosso !!!
Sottotenente di Vascello
JanAnderson
Mi piace
- 8/12
Ciao a tutti.......
Mi collego a questo topic per chiedere aiuto a chi ha competenza in campo elettrico e fotovoltaico.
Ho acquistato un kit pannello 45 watt per il mantenimento delle 2 batterie che ho a bordo durante i periodi in cui la barca è ferma.
Il kit è composto come detto da pannello 45 watt,regolatore fino a 170w 10A per due batterie con varie regolazioni,tra cui la precedenza da dare alle batterie,4angolari e passacavi stagni per il montaggio.
Il quesito è questo:molto genericamente il venditore consiglia di posizionare cavi da 4mm sia per il percorso dal pannello al regolatore,che da quest'ultimo alle batterie.Preventivamente,per il percorso che va dal regolatore alle batterie avevo predisposto e posato due coppie di cavi da 6mm per una distanza lineare e senza curve di circa 5 metri.
Guardando la scatola stagna posta dietro al pannello,noto un piccolo passacavo,dove sarebbe impossibile far entrare due cavi da 4mm e la scritta 2x1 oltre ai simboli + e - per identificare la polarità.La distanza tra il pannello ed il regolatore è di circa 3.5 metri e facendo un calcolo sommario dovrebbero andare bene cavi con sezione da 1.5mm.
Le caratteristiche del pannello sono le seguenti:

Potenza nominale massima (Pmax) 45 Wp
Tensione con Pmax (Vmp) 19 V
Corrente con Pmax (Imp) 2,45 A
Corrente di corto circuito (Isc) 2,7 A
Tensione a circuito aperto (Voc) 22,33 V
Dimensioni 640 x 533 x 35 mm
Tipo di cella Policristallino

e queste sono invece le caratteristiche del regolatore:

Tensione del sistema (V)12
Corrente max ingresso (A)10
Corrente max uscita (A)10
Massimo autoconsumo (mA)10
Temperatura di funzionamento (°C)da -35º a +55º
Tipo di batteria ermetica piombo-acido gel
Tensione di carica (V)14.2 14.4 14.6
Tensione di mantenimento (V)13.7
Tensione di uscita (V)12
Terminali 4 mm2

Va bene la sezione del cavo da me calcolata per coprire la distanza tra pannello e regolatore,taglio la testa al toro e passo un 2,5mm o trovo un modo per passare quello da 4mm come scritto dal venditore?
Un grazie anticipato a chi mi potrà aiutare a colmare questa mia lacuna nella materia
Sottotenente di Vascello
JanAnderson
Mi piace
- 9/12
Alla fine ho optato per un 2,5 mm................Ora collaudo il tutto nella speranza di non aver toppato qualche calcolo...............
2° Capo
caurro
Mi piace
- 10/12
a lucap, volevo chiedere che "tipo" di diodi ha usato?
grazie.
Sailornet